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Trump, la foto segnaletica rilancia l'asse con Musk. E Biden trema

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La foto segnaletica scattata nel carcere della contea di Fulton, la prima della storia per un ex presidente americano, è stata «un’esperienza terribile», ha detto Donald Trump, all’emittente conservatrice Newsmax, parlando di «un giorno molto triste per il nostro Paese». «Non avevo mai sentito le parole "foto segnaletica". Non me l’hanno insegnato alla Wharton School of Finance», ha scherzato 
Trump parlando telefonicamente con il conduttore tv Greg Kelly. «È un’esperienza molto triste ed è un giorno molto triste per il nostro Paese», ha detto Trump. Il tweet di Trump con lo scatto è stato rilanciato dal proprietario di Twitter-X, Elon Musk, che ha commentato: «Next-level» (altro livello). Trump mancava da Twitter da gennaio 2021 quando il suo account era stato sospeso, Musk lo aveva "riammesso" lo scorso novembre. 

 

L'asse Trump-Musk irrompe così nella corsa alla Casa Bianca. Secondo il Washington Post le società di social media stanno abbandonando il loro ruolo di ’watchdog’, di cane da guardia, contro la disinformazione politica: «stanno abbandonando i loro sforzi più aggressivi per vigilare sulle fake news in un trend che dovrebbe avere pesanti ripercussioni in vista delle elezioni presidenziali del 2024». C'entrano «i licenziamenti di massa a Meta e in altre importanti aziende tecnologiche hanno fatto ’una strage' nei team dedicati alla promozione di informazioni accurate online. Un’aggressiva battaglia legale sulle affermazioni secondo cui l’amministrazione Biden avrebbe esercitato pressioni sulle piattaforme di social media per mettere a tacere determinati discorsi ha bloccato un percorso chiave per individuare le interferenze elettorali».

 

L’apripista è stato Elon Musk, il Ceo di X, che ha annullato le regole rigide che erano state adottate per contrastare la disinformazione su Twitter. Meta, rileva il quotidiano Usa citando fonti vicine al dossier, «che l’anno scorso aveva considerato la possibilità di vietare la pubblicità politica su Facebook ha accantonato l’idea dopo che Musk ha annunciato l’intenzione di trasformare Twitter (ora X) in un paradiso per la libertà di parola». Questa inversione di tendenza, osserva il ’Washington Post’, «arriva pochi mesi prima delle primarie del 2024 mentre il candidato favorito dei Repubblicani, l’ex presidente Usa, Donald Trump continua a diffondere falsità circa la sua sconfitta nel 2020 contro l’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Numerose indagini sulle elezioni non hanno rivelato prove di frode e Trump ora deve affrontare accuse penali federali legate ai suoi sforzi per ribaltare le elezioni». YouTube, X e Meta, rileva il quotidiano, «hanno smesso di etichettare o rimuovere post che ripetono le affermazioni di Trump». 

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