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Scontri in Francia, il ministro Darmanin dichiara guerra: 45 mila agenti in strada

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Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha tenuto una riunione sulla sicurezza durante la quale ha deciso di mantenere il dispiegamento dello stesso numero di agenti degli ultimi 2 giorni, cioè 45mila fra poliziotti e gendarmi in tutta la Francia. Lo riporta l’emittente Bfmtv. Il dispiegamento giunge nel contesto delle proteste e delle violenze che proseguono da quando martedì un 17enne, identificato solo con il nome Nahel, è stato ucciso da un poliziotto a Nanterre durante un controllo stradale.

 

 

 

Nel frattempo un appello alla calma in Francia arriva anche da Latifa Ibn Ziaten, responsabile dell’Associazione Imad per la gioventù e la pace e madre di Imad Ibn Ziaten, il militare assassinato a Tolosa nel 2012 dal terrorista Mohammed Merah. «Mi voglio rivolgere ai genitori. È il nostro dovere vigilare sui nostri figli, educarli e soprattuto proteggerli. Tutto quello che sta succedendo è molto grave. So che viviamo in difficoltà e che abbiamo problemi ma la violenza non ci porterà a niente», spiega Latifa Ibn Ziaten in un video postato su Twitter. «Tocca a noi - sottolinea - fare il possibile per vigilare suoi nostri figli, consigliarli. Vi prego. Se vogliamo manifestare dobbiamo essere degni e usciamo tutti insieme per farlo ma senza violenza. La violenza non ci porta a niente. Tutti questi giovani rischiano di finire in carcere e non ci porterà a nulla. Sarà molto complicato e solo dopo ci rammaricheremo. E saremo noi genitori a soffrire di più perché siamo noi i responsabili dei nostri figli. Oggi abbiamo bisogno di voi: aiutate i vostri figli». «Sono con voi. So che c’è una grande frattura ma questa frattura deve essere riparata dallo Stato», spiega ancora Latifa Ibn Ziaten.

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