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Donald Trump, spunta l'audio che incastra il tycoon: documenti segreti sull'Iran

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Donald Trump, spunta l'audio segreto che incastra il tycoon. Nel luglio 2021 l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, stava discutendo con alcune persone dei documenti riservati del Pentagono, notizie top secret riguardanti l’Iran. L’audio di 2 minuti è stato pubblicato dalla Cnn e dal New York Times e documenta una conversazione tra il tycoon e alcune persone, tra cui una donna del suo staff, cosa che invece il tycoon ha sempre smentito. La registrazione rappresenta la prova del modo poco ortodosso di gestire file del Pentagono da parte di Trump. «Questi sono i documenti», dice nell’audio, mentre sta discutendo dei piani d’attacco del Pentagono. E aggiunge che «sono altamente riservati», confermando di essere a conoscenza della delicatezza dei documenti che aveva portato via dalla Casa Bianca, alla fine del suo mandato. «Hillary (Clinton, ndr) - dice la donna dello staff - avrebbe stampato tutto». «No - risponde Trump, scatenando le risate - le avrebbe mandate a Anthony Weiner», cioè un ex esponente Democratico del Congresso. Pochi giorni fa, in un’intervista a Fox News, l’ex presidente aveva smentito che tra i file che aveva portato via dalla Casa Bianca ci fossero alcuni legati all’Iran e aveva negato di aver parlato di documenti delicati nell’incontro nel suo resort di Bedminster, in New Jersey. «Non avevo documenti importanti - ha detto - non c’era niente di riservato. Erano solo ritagli di giornali, riviste e articoli».

 

 

 

Trump si è dichiarato non colpevole dei 37 reati federali per i quali è stato incriminato, per aver portato nel suo resort di Mar-a-Lago, Florida, documenti che avrebbe dovuto consegnare agli Archivi di Stato, una volta lasciata la Casa Bianca. L’audio risale all’estate di 2 anni fa, quando Trump, ormai ex presidente, incontrò il suo staff nel resort. Secono quanto ha raccontato l’ex capo del suo staff, Mark Meadows, in quell’occasione Trump aveva mostrato ad alcune persone, tra cui un scrittore e un editore, che non erano autorizzati a vedere i file del Pentagono, tutta una serie di documenti top secret. Il dialogo contenuto nella registrazione fa riferimento allo scontro che Trump aveva avuto con l’allora capo di stato maggiore congiunto Mark Milley, contrario all’ipotesi di attaccare l’Iran e spaventato dall’idea che il tycoon volesse far scattare un conflitto su larga scala. Il portavoce della campagna di Trump, Steven Cheung, ha definito la registrazione la «prova ancora una volta, che il presidente Trump non ha fatto niente di male».

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