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Titanic, corsa contro il tempo per trovare il sottomarino disperso: quando finiranno le speranze

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Tutti a caccia del sottomarino disperso. Le squadre di ricerca statunitensi e canadesi stanno impiegando «ogni risorsa disponibile» per cercare il veicolo acquatico con cinque persone a bordo scomparso nell’Oceano Atlantico. Il Titan, di cui con si sa più nulla da domenica, quando si è immerso per un’esplorazione sul relitto del Titanic, ha infatti soltanto 96 ore di autonomia di ossigeno. Cinque persone erano a bordo quando il contatto con il piccolo sottomarino è stato perso, dopo circa un’ora e 45 minuti dall’inizio dell’immersione. L’operazione di salvataggio è continuata durante la notte, ma finora non c’è traccia del sottomarino della OceanGate Expeditions. «È una sfida condurre una ricerca in quell’area remota. Ma stiamo dispiegando tutte le risorse disponibili per assicurarci di poter localizzare l’imbarcazione e salvare le persone a bordo», ha assicurato un comandante della Guardia Costiera. 

 

 

A bordo del sottomarino turistico disperso vi sarebbe pure il francese Paul Henri Nargeolet, ex comandante di nave, sub di profondità e pilota di sommergibili. Direttore del gruppo di ricerca subacquea per E/M Group e RMS Titanic, Inc, Nargeolet è considerato la principale autorità sul sito del relitto ed è possibile fosse il responsabile del sottomarino disperso. A bordo potrebbe inoltre esserci l’uomo d’affari britannico, Hamish Harding, noto come aviatore ed esploratore. Harding, che vive negli Emirati, risulta fra chi aveva prenotato il viaggio. Harding, 58 anni, sabato aveva scritto su Instagram che «a causa del peggior inverno degli ultimi 40 anni, questa missione sarà probabilmente la prima e unica missione con equipaggio sul Titanic nel 2023. Si è appena aperta una finestra meteorologica e domani tenteremo un’immersione». E ora le speranze sono appese ad un filo.

 

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