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Elvira Vikhareva morta, "avvelenata con metalli pesanti". Chi era l'oppositrice di Putin

Giada Oricchio
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Elvira Vikhareva come Alexei Navalny e Alexanxdr Litvinenko. La dissidente russa è stata avvelenata con sali di metalli pesanti. Lo ha rivelato l’agenzia russa Sota.

La blogger contraria al regime del presidente Vladimir Putin ha cominciato ad accusare dolori allo stomaco, spasmi muscolari, svenimenti, perdita di capelli e aumento della frequenza cardiaca a fine novembre. Si è rivolta al medico e a febbraio il risultato delle analisi del sangue hanno confermato l’avvelenamento con sali di metalli pesanti. Nel suo sangue sono state trovate tracce di bicromato di potassio, sostanza cancerogena e altamente tossica.

Vikhareva, 32 anni, originaria di Irkutsk, in Siberia, ha lavorato per un periodo in tv e si è laureata in giornalismo. Poi l’impegno politico attivo con le proteste contro le frodi elettorali del 2011 contro l’esclusione di decine di candidati dalle elezioni del 2019.

Negli ultimi tempi faceva campagna porta a porta contro l'aggressione all'Ucraina che chiamava apertamente “guerra”, contro la corruzione degli ufficiali dello Stato e contro la mobilitazione di civili russi. Denunciava anche i crimini orrendi di Evgheny Prigozhin e dei mercenari del battaglione Wagner. Aveva deciso di restare a Mosca sebbene fosse consapevole del rischio che correva. Ma è diventata un pericolo troppo grande per il Cremlino che ha deciso di silenziarla come fatto in passato con altri oppositori. Vikhareva aveva un canale e un video blog molto seguito, di recente però aveva interrotto i collegamenti con altri dissidenti perché l’avvelenamento le ha modificato l’aspetto fisico.

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