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Guerra in Ucraina, colpo di scena in Crimea. “Evacuazione”, la soffiata dell'intelligence

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Cosa sta succedendo in Crimea? “Le autorità di occupazione russe della Crimea hanno iniziato l’evacuazione dalla penisola conquistata”, la rivelazione di Andriy Yusov, un rappresentante della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina. La spia ha precisato che il comando russo e l’amministrazione sulla penisola - uno dei territori maggiormente contesi tra le due nazioni in guerra - stanno vendendo molte proprietà immobiliari e stanno portando le loro famiglie fuori dalla Crimea. “Ma ai privati cittadini viene detto ‘non preoccuparti, tutto è calmo, tutto è sotto controllo’ e che l’operazione speciale sta andando secondo i piani…” ha spiegato ancora Yusov.

 

 

Nel frattempo i soldati russi mandati a combattere in Ucraina e le loro famiglie lamentano ritardi nel pagamento dei salari, con alcuni che non sono mai stati pagati. I ritardi vengono segnalati da familiari di soldati in tutte le 52 regioni russe e pure nella Crimea, con informazioni estrapolate dall’esame di chat e pagine tematiche del social russo Vkontakte. Le lamentele provengono dai soldati professionisti, volontari che si sono arruolati, così come da quanti sono stati mobilitati a settembre. Secondo Valentina Melnikova, capo del Comitato madri di soldati russi, i ritardi sono dovuti al collasso della burocrazia militare, incapace di mantenere il passo con l’aumento delle truppe. I soldati che combattono in Ucraina ricevono una paga base mensile di 195mila rubli (2.535 dollari), pari a 14 volte il salario medio in alcune regioni russe, a a cui si aggiungono vari bonus. 

 

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