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Principe Harry nei guai in America, la confessione pericolosa

Alessandra Zavatta
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Il principe Harry potrebbe non veder rinnovato il “visto” per risiedere negli Stati Uniti perché ha fatto uso di droghe. Nel libro autobiografico “Spare” ha ammesso che in gioventù ha fumato hashish e preso cocaina e funghi allucinogeni. L’utilizzo delle sostanze stupefacenti è uno degli elementi che può spingere i funzionari dell’Ufficio immigrazione a proibire l’ingresso negli Usa. Il duca di Sussex vive in California dal 2020 con la moglie americana Meghan Markle. La coppia si è trasferita a Montecito, un villaggio vicino Santa Barbara, poco dopo le nozze. Il visto dura tre anni e ora dovrebbe essere rinnovato.

La Heritage Foundation, secondo quanto rivelato dal quotidiano britannico Daily Mail, ha chiesto al Ministero dell'Interno il rilascio della domanda di visto presentata all’epoca dal nipote della regina Elisabetta d’Inghilterra. Prima di tutto per sapere se è un visto per “ricongiungimento familiare” a seguito del matrimonio con una cittadina americana oppure un visto rapido rilasciato a persone con "capacità straordinarie", come quelli che hanno ottenuto il cantante canadese Justin Bieber e l'attore australiano Hugh Jackman. Che, comunque, durano sempre tre anni e vanno rinnovati. Pure in questo caso la scadenza sarebbe vicina.

“È interessante per l’opinione pubblica sapere se il principe Harry è entrato negli Stati Uniti non dichiarando il passato uso di droghe e se i controlli alla frontiera sono stati fatti regolarmente”, scrive Mike Howell, direttore del progetto Oversight della Heritage Foundation. “Le domande di visto per gli Usa vengono in genere respinte se c'è una storia di uso di stupefacenti”. “Non ci sono eccezioni per coloro che appartengono alla Casa reale”, afferma Neama Rahmani, presidente del West Coast Trial Lawyers, associazione che riunisce gli avvocati della Costa occidentale degli Usa. “L’aver ammesso l’uso di droghe potrebbe mettere in pericolo il visto negli Stati Uniti per il principe”.

La legge sull'immigrazione negli Usa prevede severe sanzioni per chi ha mentito ai funzionari dell'immigrazione, tra cui l'espulsione e il divieto di richiedere la cittadinanza. Funzionari che possono impedire agli stranieri che hanno commesso reati di droga di entrare nel Paese anche se non sono mai stati arrestati e accusati dalla magistratura.

Secondo le regole statunitensi, i sospetti tossicodipendenti che richiedono un visto possono essere tenuti a rispondere a ulteriori domande sulla propria storia clinica e a sostenere un esame medico per dimostrare che non sono più dipendenti da stupefacenti.

Il cantautore Pete Doherty è stato bandito dagli States a causa di arresti per droga. Nel 2014 alla chef Nigella Lawson è stato vietato di volare negli Usa perché ha confessato di prendere stupefacenti. L'avvocato specializzato in immigrazione Sam Adair ha, comunque, sottolineato che “è improbabile che queste ammissioni rappresentino un problema" perché non ci sono state condanne penali” per il duca di Sussex. E l'avvocato James Leonard ha aggiunto che rivelare in un libro che "hai sperimentato droghe quando eri un giovane" non è sufficiente per avviare un'indagine. Chiunque richieda una residenza temporanea o permanente negli Stati Uniti deve rispondere a una serie di domande sulla propria storia criminale e di droga durante la presentazione della domanda.

“I registri dei visti sono riservati ai sensi della legge; pertanto, non possiamo discutere i dettagli dei singoli casi”, ha fatto sapere un portavoce dell’Ufficio Immigrazione. “Ogni volta che qualcuno richiede un visto per gli Stati Uniti, un funzionario consolare esamina la questione e determina se il richiedente ha diritto a tale visto in base alla legge. Tutte le domande sono giudicate caso per caso”. Non avere il visto rinnovato significherebbe per Harry dover lasciare gli Usa. E il fatto che le autorità Usa giudichino “caso per caso”, al contrario, potrebbe facilitare il rinnovo.

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