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Guerra Ucraina, Vladimir Putin firma legge che sospende il trattato Start

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Torna l'incubo nucleare. La Russia sceglie il muro contro muro nei confronti dell'Occidente e dei suoi Paesi alleati. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che sospende la partecipazione della Russia al Trattato per la riduzione delle armi strategiche (Start). Lo hanno reso noto le agenzie russe. Il presidente russo aveva annunciato la scorsa settimana in un messaggio all’Assemblea Federale la sospensione della partecipazione della Russia al trattato Nuovo Start; e il 22 febbraio la legge era stata adottata all’unanimità dalla Duma di Stato e approvata dal Consiglio della Federazione.

 

 

 

Il Pentagono cerca di gettare acqua sul fuoco. «Francamente la Russia non è nella posizione per una sfrenata corsa al riarmo nucleare». È quanto ha detto il sottosegretario alla Difesa Usa, Colin Kahl, rispondendo, durante un’audizione al Congresso, a domande sulla recente decisione di Mosca di sospendere la sua partecipazione al New Start. «Non hanno fondi, specialmente considerata la pressione imposta sull’esercito dalla guerra, le sanzioni, i controlli sulle esportazioni» ha continuato il funzionario del Pentagono, aggiungendo di ritenere che Vladimir Putin abbia fatto questo annuncio «per ottenere titoli retorici ma non credo - ha detto ancora - che abbia cambiato la situazione». Kahl, infatti, ha ricordato che la Russia, «usando il Covid e altre cose come scuse, già non rispettava il regime di ispezioni» previsto dallo Start. «È interessante che Putin abbia deciso di sospendere il trattato, invece di lasciarlo - ha concluso il sottosegretario - Credo che questa sia effettivamente un’indicazione che non c’è una vera pressione su di noi».

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