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Guerra in Ucraina, la minaccia di Dmitry Medvedev: Russia arriverà ai confini della Polonia

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Il fine della guerra in Ucraina è quello di allontanare le minacce al popolo russo. E' questa la versione dei fatti secondo il falco del Cremlino, Dmitry Medvedev. Il numero due del Consiglio di sicurezza annuncia che Mosca è disposta a spingersi fino ai confini della Nato se i dirigenti dell'Ucraina non si piegheranno a chiedere un accordo di pace. Medvedev, dunque, non fa tacere la sua infiammata oratoria bellicista assicurando che la Russia risulterà vittoriosa nel conflitto e il suo esercito è pronto a raggiungere i confini della Polonia. «Otterremo la vittoria. Vogliamo tutti che questo accada il prima possibile. E quel giorno arriverà», ha scritto l’ex presidente e numero due del Consiglio di sicurezza in un messaggio su Telegram. «Dobbiamo spingere il più possibile i confini delle minacce contro il nostro Paese anche se si tratta dei confini della Polonia», confinante a sua volta con l’Ucraina, continua Medvedev. L’ex presidente ribadisce la narrativa secondo la quale il governo di Kiev avrebbe radici «neonaziste» e si sarebbe ormai posto al servizio del «nemici» occidentali il cui scopo è «indebolire il più possibile la Russia, dissanguarci a lungo. Pertanto, porre fine al conflitto non ha alcun interesse per loro».

 

 

 

 

In ogni caso, prevede Medvedev, prima o poi i «nemici della nazione» dovranno piegarsi a chiedere un accordo. «Quindi, molto probabilmente - scrive - per chi gestirà il troncone di ciò che resterà dell’Ucraina inizierà un periodo non meno difficile» di quello attuale in quanto «gli eredi di Bandera» continueranno a covare il sogno di una rivalsa sulla Russia perché «per questi nazionalisti il riconoscimento della sconfitta è come la morte. E ad un certo punto, i nuovi sanguinari, con le spalle al muro, che si definiscono le autorità legali ucraine, provocheranno nuovamente un conflitto mondiale. Questo non può essere permesso. Per questa ragione - conclude Medvedev - è così importante raggiungere tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale. Spingere il più lontano possibile i confini delle minacce al nostro Paese, anche se questi sono i confini della Polonia. Distruggere sul suo suolo il neonazismo per non perdere tempo in seguito a dare la caccia ai resti delle bande di Bandera nelle foreste russe. In modo che il mondo trovi la pace tanto attesa».

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