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Guerra in Ucraina, la promessa di Kiev: non useremo armi occidentali per colpire la Russia

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L'Ucraina "non utilizzerà le armi a lungo raggio promesse dall'Occidente" per colpire il territorio russo. Lo assicura il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov. Un messaggio rivolto soprattutto agli alleati di Kiev. "Spariamo solo alle unità russe sul territorio ucraino temporaneamente occupato", aggiunge. Allo stesso tempo Reznikov sottolinea che la "riluttanza" dei Paesi occidentali a fornire all'Ucraina i caccia "costerà più vite". Quella tenuta a Kiev potrebbe essere l'ultima conferenza stampa nel ruolo di Reznikov. Secondo voci insistenti infatti il presidente Volodymyr Zelensky potrebbe chiedergli presto le dimissioni per sostituirlo con l'attuale capo dell'intelligence, Kirill Budanov. "Nessuno occupa un posto per sempre - le parole dell'attuale ministro a riguardo - farò ciò che il presidente mi suggerirà".

 

 

Se l'Ucraina conferma di non voler attaccare la Russia in maniera convenzionale allo stesso tempo Kiev lavora a operazione nel territorio di Mosca con le sue forze speciali. A rivelarlo il Guardian in un'intervista a tre membri del gruppo che fra i compiti assegnati ha quelli di "rapire alti funzionari del Cremlino, distruggere infrastrutture militari chiave e abbattere aerei nemici sul territorio russo". Nessuna paura di giocare a carte scoperte. "Ne parliamo pubblicamente in modo che Putin e gli occupanti sappiano che è molto facile per i combattenti ucraini attraversare il confine russo", spiegano.

 

 

Sul campo la battaglia infuria a Bakhmut. Kiev non nasconde che la situazione si stia complicando ma, allo stesso tempo, non molla la presa. Lo conferma anche dalla sponda opposta il gruppo mercenario Wagner che sta combattendo in città. "Le forze armate ucraine non si stanno ritirando da nessuna parte - spiega il fondatore Yevgeny Prigozhin - ci sono feroci battaglie per ogni strada, ogni casa, ogni tromba delle scale". Per quanto riguarda i Wagner, inoltre, si registra l'agguato di cui è rimasto vittima in una zona del Donetsk controllata dai filorussi Igor Mangushev, fedelissimo dello stesso Prighozin. Le sue condizioni sarebbero molto gravi e, secondo alcuni analisti, si tratterebbe di un vero e proprio avvertimento al leader del gruppo mercenario. Intanto la Russia continua con i suoi raid. A finire nel mirino di Mosca questa volta tocca a Kharkiv. I missili sono piombati sul centro della città. Gravemente danneggiata l'università di economia Beketov

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