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Russia, mistero sulle condizioni di Vladimir Putin: la decisione senza precedenti

Luca De Lellis
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Di sofferenze patologiche di Vladimir Putin non v’è certezza, nonostante i rumors che periodicamente si fanno più insistenti. Ma allora cosa c’è dietro alla rinuncia del capo di Stato russo relativa ad appuntamenti tradizionali? Perché, come racconta il Corriere della Sera, dall’agenda è stata rimossa la conferenza stampa di fine anno e, con ogni probabilità, anche la linea diretta con le rituali telefonate del pubblico? Al Cremlino tutti tacciono, nessuna comunicazione ufficiale è stata diramata. Ma la stranezza sorge legittima, dato che nei giorni scorsi Putin è apparso in diverse trasmissioni televisive. Tutte fidate, ovvio.

 

 

Ecco, i suoi oppositori, indicano proprio questo come motivo. Il leader della Russia ha deciso che per concludere l’anno sia meglio non esporsi in eventi in “diretta”, proprio per non trovarsi ad affrontare considerazioni e domande scomode, o comunque contrarie alla linea imposta dalla guerra in Ucraina. Le dirette sono un’arma a doppio taglio, perché censurare eventuali opinioni fuori dal coro diventa leggermente più complesso. Anche se i fedelissimi del presidente saprebbero come fare. Non a caso nella conferenza stampa annuale, la parola viene quasi sempre concessa solo a “giornalisti” che domandano il giusto, senza disturbare i vertici del Paese. Mentre il sospetto per le telefonate in diretta dei cittadini russi è che siano preventivamente selezionate.

 

 

Ad ogni modo, l’unico impegno sopravvissuto all’agenda di Putin è il discorso alle Camere riunite del Parlamento russo. Ma è la Costituzione a imporlo, e la data del 27 dicembre ancora non è sicura. Poi gli auguri di “buon anno” al popolo russo, con un collegamento di 5 minuti dalle 23.55 del 31 dicembre. Ma se la decisione del presidente è quella di evitare situazioni scivolose, forse è perché teme che il consenso stia venendo meno, almeno in parte dei cittadini. E allora il 2023 non sarà così tanto “buono”.

 

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