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Guerra e missili Patriot in Ucraina, pressing sulla Nato. Cosa sono i sistemi di difesa aerei

Giada Oricchio
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“Più armi e più velocemente”. L’Ucraina chiede agli Usa e alla Nato un ulteriore sforzo bellico per resistere all’invasione russa e fronteggiare la spietata strategia di Putin deciso a sfruttare il rigido inverno per far morire di fame e freddo il popolo del presidente Volodymyr Zelensky.

Ieri, la Nato, per voce del segretario generale Jens Stoltenberg, ha confermato l’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza, ma la priorità è la guerra. Come riporta il “Corriere della Sera”, al vertice di Bucarest si è discusso di un potenziamento delle difese antiaeree “con la probabile consegna a Kiev dei missili Patriot, che potrebbero essere forniti dalla Germania”.

Tuttavia la dotazione comporta un problema: “Si tratta di un sistema molto complesso e renderlo operativo sul territorio sarà una grossa sfida” ha sottolineato Stoltenberg. Immediata la reazione dell’ex presidente della Federazione russa Dmitrij Medvedev: “Se la Nato fornisse i Patriot all’Ucraina, diventerebbe obiettivo legittime delle nostre forze armate”.

In sintesi: minaccia un’escalation. Proprio il timore di un conflitto diretto con Mosca è stato finora alla base della riluttanza dei Paesi più grandi a fornire carri armati di ultima generazione ai soldati di Kiev. Intanto gli USA hanno annunciato altri 53 milioni di dollari per acquistare gruppi elettrogeni e consegnarli il più presto possibile agli ucraini così da far fronte all’emergenza e permettere loro di sopravvivere all’inverno di guerra.

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