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Navi russe cariche di missili nel Mediterraneo, scatta l'allarme. Cosa succede

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Le navi da guerra russe continuano a incrociare non solo nel Mar Nero, ma anche nelle nostre acque, nel Mediterraneo. Ad affermarlo è la marina ucraina in un post su Telegram riportato da Ukrinform. Le unità navali da guerra di Mosca avrebbero a bordo un totale di 84 missili Kalibr e continuano a navigare nel mar Nero e il Mediterraneo. Si tratta, complessivamente, di "12 navi da guerra russe, fra cui una con otto missili Kalibr", mentre nel Mediterraneo gli scafi sarebbero nove, cinque delle quali portano missili, per un totale di 76 missili dello stesso tipo. Altre due unità si trovano nel mare di Azov.

 

Negli scorsi mesi non sono mancati momenti di tensione e "incroci pericolosi" anche nel Mediterraneo tra navi della Nato e unità della flotta russa, senza contare la presenza segnalata di sottomarini anche nucleari delle forze armate russe. 

 

Intanto, Kiev stringe la morsa sui presunti "collaborazionisti" russi nelle zone liberate. Le autorità ucraine hanno arrestato il vice sindaco della città meridionale di Kherson Vladimir Pepel, sospettato di collaborazionismo con le truppe russe durante l’occupazione. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale. Secondo i pubblici ministeri, a marzo, il funzionario avrebbe iniziato a collaborare con l’amministrazione russa a Kherson. Se ritenuto colpevole, il funzionario rischia dai 10 ai 12 anni di carcere.

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