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Missile Polonia, Medvedev accusa l'Occidente: fate scoppiare la guerra mondiale

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Non è ancora certo da dove siano partiti i missili che si sono abbattuti sulla Polonia e hanno fatto scattare l'allarme di una escalation nella guerra in ucraina che possa coinvolgere l'Occidente. Gli ultimi elementi suggeriscono che non siano razzi russi o partiti dalla Russia, ma la vicenda ha tenuto altissima la tensione nella notte al G20 di Bali, in Indonesia. Mosca respinge le accuse con Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, che accusa l'Occidente. Quanto accaduto in Polonia "aumenta la probabilità che scoppi una guerra mondiale", ha detto l'ex presidente russo e fedelissimo di Vladimir Putin. "La storia dell''attacco missilistico' ucraino in una fattoria polacca dimostra solo una cosa: l’Occidente, con la sua guerra ibrida con la Russia, aumenta la probabilità che scoppi una guerra mondiale", è l'accusa di Medvedev. 

 

Il vice rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, ha definito i missili caduti sulla Polonia un tentativo di "provocare uno scontro militare diretto tra la Nato e la Russia, con tutte le conseguenze per il mondo intero". Lo ha scritto su Telegram, aggiungendo che "i fatti sono importanti e indicano sempre più chiaramente il non coinvolgimento della Russia nell’atterraggio dei missili sul territorio polacco". "Un altro fatto è l’immediata isteria del regime di Kiev e le richieste di punire la Russia, prontamente recepite dai polacchi, che da tempo sono affetti da russofobia", è il commento di Polyansky. 

 

Intanto Volodymyr Zelensky, è intervenuto in videocollegamento con il vertice di Bali. Il leader ucraino crede che il missile caduto in Polonia "non sia altro che un messaggio della Russia al vertice del G20". C’è "uno Stato terrorista tra di voi, dal quale dobbiamo difenderci", ha aggiunto.

 

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