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Kiev accusa i russi: "Indizi di camere di tortura anche a Kherson"

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Le autorità ucraine hanno affermato di aver trovato indicazioni di possibili camere di tortura anche a Kherson, proprio come in altre aree liberate. Il capo della polizia nazionale dell’Ucraina, Igor Klymenko, ha dichiarato che le autorità inizieranno a indagare sulle testimonianze dei residenti di Kherson secondo cui le forze russe hanno allestito almeno tre presunti luoghi di tortura nelle zone ora liberate della regione, dove "la nostra gente potrebbe essere stata detenuta e torturata". "Lo sminamento è attualmente in corso. Dopodiché, penso che oggi inizieranno le azioni investigative", ha detto Klymenko alla tv ucraina.

 

 

Intanto, i funzionari dell’amministrazione imposta dalla Russia a Nova Kakhovkha hanno lasciato la città a causa degli intensi bombardamenti e sono stati trasferiti "in zone sicure della regione". Lo ha reso noto l’amministrazione stessa, citata dal Guardian. Seconda città della regione di Kherson, Nova Kakhovka si trova sulla riva est del fiume Dnipro. Sabato scorso era stata annunciata l’evecuazione dei funzionari filorussi anche da Kakhovka, città più a nord sulla stessa riva. Kherson, che è stata liberata dagli ucraini, si trova più a sud, sulla riva ovest.

 

 

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