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Ucraina, i falchi di Putin esultano: "È solo l'inizio". Allarme degli analisti: il vero piano di Mosca

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La risposta di Vladimir Putin all'attentato al ponte di Crimea fa esultare i falchi della guerra totale che all'ombra del Cremlino pressano per una ulteriore escalation del conflitto in Ucraina. Il presidente russo all'inizio della riunione del Consiglio di sicurezza ha detto ai suoi che "su suggerimento del ministero della Difesa e secondo il piano di Stato Maggiore, è stato effettuato un massiccio attacco con armi aeree, marittime e terrestri di alta precisione a lungo raggio su energia, comando militare e strutture di comunicazione dell'Ucraina" e ha puntato il dito contro l'Intelligence di Kiev: "Appare evidente inoltre che i mandanti, gli organizzatori e gli esecutori dell'ultimo attacco sono i servizi speciali ucraini. Il regime di Kiev si pone ormai da tempo allo stesso livello delle formazioni terroristiche internazionali. Ha ucciso esponenti pubblici, giornalisti e studiosi, sia in Ucraina che in Russia. Da otto anni bombarda le città del Donbass", ha detto lo Zar secondo quanto riporta il Corriere che dà spazio anche alle dichiarazioni dei "falchi" russi.

 

La conduttrice televisiva Margarita Simonyan (nella foto con il presidente ceceno Ramzan Kadyrov) aveva chiesto una reazione immediata a Putin dopo l'esplosione sul ponte. Ieri ha scritto su Telegram, commentando la pioggia di missili russi su ampie zone dell'Ucraina: "Ecco la nostra risposta". Il leader ceceno Kadyrov ha attaccato frontalmente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "Miserabile, di cosa ti lamenti? Ti avevamo avvertito, che la Russia non ha ancora cominciato a fare sul serio. Corri Zelensky, corri, fuggi verso l'Occidente, se ci riesci. Ora sì che sono finalmente soddisfatto della nostra operazione militare speciale". Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza, ha detto: "Il primo episodio è andato in scena. Ce ne saranno altri". Il cosiddetto "oligarca di Dio" Konstantin Malofeev, proprietario del canale Tsargrad che aveva dato voce alle critiche al Cremlini ha commentato: "Ora finalmente cambiano le regole del gioco". 

 

Intanto secondo alcuni analisti le parole di Putin che, riguardo Kiev,  dopo aver parlato di "nazisti" ora si riferisce a "terroristi", segnano il tentativo di "ampliare il senso dell'operazione militare speciale" nell'ottica di una "vittimizzazione della Russia", si legge nell'articolo. Mossa che cerca di aumentare il coinvolgimento  interno alla guerra in un frangente che, a causa della mobilitazione militare che porta molti russi al fronte, aveva visto una drastica caduta del consenso. 

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