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Ucraina, Putin si riprende la centrale Zaporizhzhia. Il decreto russo dopo le annessini

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Non solo la conferma ufficiale dell'annessione dei territori ucraini occupati, ma anche la volontà di riconquistare quelli "lasciati temporaneamente". Il presidente russo Vladimir Putin non fa marcia indietro e ribadisce la sua strategia, firmando le leggi per annettere alla Russia le quattro regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Un'altra firma poi, è arrivata sul decreto che prevede l'inserimento della centrale nucleare di Zaporizhzhia tra le strutture di proprietà della Federazione russa. Centrale di Zaporizhzhia che, secondo il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, deve urgentemente avere una "zona di sicurezza".

Tramite il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, Mosca ha poi sottolineato l'intenzione di volersi riprendere quei territori che, al momento, ha dovuto abbandonare. "Saranno con la Russia per sempre, saranno ripresi", ha dichiarato Peskov, che ha anche accusato gli Stati Uniti di un "coinvolgimento diretto" nella guerra, dopo le dichiarazioni del Pentagono sulla possibilità di usare missili Himars forniti all'Ucraina contro obiettivi in Crimea. Proseguono, comunque, anche i tentativi diplomatici. L'ambasciatore italiano in Russia Giorgio Starace ha incontrato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov per discutere "dei rapporti della Russia con l'Occidente collettivo e le modalità per superare le tensioni internazionali".

Kiev, intanto, avanza nella sua controffensiva e ritiene che le annessioni della Russia "non valgono la carta su cui sono firmate", come affermato dal capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. L'Ucraina, quindi, continua nella sua riconquista dei territori occupati, con l'inizio della liberazione della regione di Luhansk e altri insediamenti liberati. I progressi nella controffensiva ucraina sono stati elogiati dal Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg che, al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensku, ha ribadito "l'appoggio a Kiev fino a quando sarà necessario" e ha invitato Mosca a "porre fine alla guerra". Nelle città liberate dalle truppe russe invece continuano i macabri ritrovamenti. La polizia ucraina ha affermato di aver scoperto una "camera di tortura" nella città di Pisky-Radkivski, precedentemente occupata dai russi, nella regione orientale di Kharkiv. Tra gli oggetti trovati, secondo la polizia, c'era anche un contenitore pieno di denti d'oro estratti.

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