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Guerra Ucraina, Putin furioso: "Manica di incapaci". Quello che militari e servizi segreti non osano dirgli

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L'avanzata ucraina e la conseguente ritirata delle forze armate russe da regioni considerate conquistate solo pochi giorni fa come Kharkiv imbarazzano e preoccupano Vladimir Putin. Il presidente russo è furioso per come si sta mettendo il conflitto e oggi è davanti a un bivio: acconsentire a negoziati di pace, o alimentare una nuova escalation. Neanche a dirlo, l'ipotesi preferita dal Cremlino sarebbe la seconda. Ma ora Putin deve innanzitutto correre ai ripari. "Siete una manica di incapaci", avrebbe detto venerdì in una riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza ai capi degli apparati militari e dei servizi segreto e d'Intelligence - i cosiddetti "siloviki" - che lo ascoltavano come "scolaretti in silenzio", racconta il Corriere che cita fonti ben informate da Mosca.

 

Si sgretola la fede ritenuta incrollabile dei fedelissimi dello Zar, come il politologo Sergeij Markov che ha definito la ritirata di Kharkiv "una pesante sconfitta militare per la Russia". Le immagini dei carri armati in fuga sono state diffuse anche dalla tv russa, impossibile nascondere la debacle. Tanto che il "contraccolpo sta avendo conseguenze più a Mosca che fra le truppe al fronte". Secondo Markov "questo serio insuccesso significa che bisogna rinunciare alla vecchia strategia e trovarne una nuova. La direzione militare al momento non ha nulla da dire, ma è del tutto evidente che bisognerà lanciare un'escalation delle azioni di guerra. Non si può combattere come si è fatto finora".

 

Putin avrebbe chiesto un ritorno alla strategia di guerra iniziale, bombardamenti a tappeto sulle infrastrutture critiche ucraine, ma lo scenario è cambiato notevolmente da febbraio. Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di Sicurezza e putiniano di ferro, avrebbe spiegato al presidente che ora gli ucraini hanno le "eccellenti" armi dell'Occidente. Inoltre pare che con il ripiegamento dei russi nel proprio territorio centinaia di sabotatori ucraini siano riusciti a entrare in Russia, infiltrandosi in incognito.

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