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Il dissidente russo: cosa vuole Putin dalle elezioni in Italia

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Il "Messaggero" intervista il dissidente russo Boris Bondarev, ex funzionario della missione russa all’Onu, che ora vive nascosto da quando a maggio ha denunciato per primo la guerra in Ucraina e che oggi, scrive il quotidiano, ha un messaggio per l’Italia in vista del voto sostenendo che l’ennesima minaccia all’Italia pronunciata dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, è «cucita su misura per un’audience russa. È un modo per dimostrare che è il Cremlino a condurre i giochi della crisi. E in questo caso per aprire una breccia tra Italia e Stati Uniti. Ovviamente si sopravvalutano».

 

 

 

 

Quanto contano per Putin le elezioni italiane? «Per Putin conta vedere in carica un nuovo governo che sia meno anti-russo di quello uscente. Difficile dire se potrà realizzare le sue aspirazioni». «Mosca spera che l’attuale crisi economica, l’inflazione e il caro-bollette spingano gli elettori a votare per partiti più "moderati" - a loro dire ovviamente - che fermino o almeno rallentino l’invio di armi a Kiev. Non sarei sorpreso se fosse in corso un enorme dispendio di risorse per questo obiettivo». Che canali usa il governo russo per influenzare l’opinione pubblica italiana? «Partiti filo-russi e singoli politici. Soprattutto gli "utili idioti" che ripetono di fermare la guerra subito, a qualsiasi condizione».

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