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La Russia chiude il gas, nuovo stop a Nord Stream 1. Colpo di grazia sui prezzi?

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Nuova chiusura dei rubinetti, l'Europa appesa al gas di Vladimir Putin mentre il caro energia sta strangolando famiglie e imprese. Gazprom interromperà la fornitura del gasdotto Nord Stream I a partire dalle quattro del mattino di giovedì 31 agosto fino alla stessa ora del 3 settembre per riparazioni dell’unica unità di pompaggio rimasta in servizio. Lo ha annunciato la compagnia di stato russa del gas, citata dall’agenzia stampa russa Tass. Il gasdotto Nord Stream 1 già opera al 20% della sua capacità, dato che solo una delle sue turbine è operativa, riferisce la Tass. L’annuncio arriva mentre si intensifica la crisi del gas russo, nell’ambito della guerra in Ucraina. I ministri europei dell’Energia avranno un incontro di emergenza il 9 settembre per coordinare la risposta alla crescita dei prezzi delle forniture. 

 

Dopo lo stop, i flussi attraverso il Nord Stream 1 dovrebbero riprendere, ma limitata a 33 milioni di metri cubi al giorno.  Al netto delle note ufficiali, per molto osservatori la mossa dei russi con la motivazione della manutenzione è un modo per sferrare un altro colpoalle economie europee. Insomma, il solito "ricatto" di Mosca che impatta in prima istanza l'afflusso di gas russo nel Nord Europa.  L'ultima interruzione della fornitura del gas risale allo scorso 19 agosto e gli  effetti dello stop furono drammatici, scatenando rialzi a raffica sul prezzo del metano in Europa. 

 

 

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