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Ucraina, Zelensky fa arrestare il capo dei servizi segreti: "Tradimento". Cacciata la procuratrice generale

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Terremoto a Kiev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky caccia il procuratore generale e il capo dei servizi segreti Sbu e lancia pesanti accuse di complicità con la Russia. Il leader ucraino ha annunciato la rimozione di Ivan Bakanov dalle funzioni di capo della Sbu e quella di Iryna Venediktova dalla carica di procuratore generale in uno dei suoi consueti discorsi serali agli ucraini. Secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian, l’ex capo del dipartimento principale della sicurezza è stato arrestato in Crimea dal’Ufficio investigativo statale.

 

"Questa persona è stata licenziata da me all’inizio dell’invasione su vasta scala e, come si può vedere, tale decisione era assolutamente giustificata", ha dichiarato il presidente ucraino. "Sono state raccolte prove sufficienti per la notifica, a questa persona, di sospetto tradimento. Tutte le sue azioni criminali sono documentate. Tutto ciò che ha fatto in questi mesi e anche prima riceverà un’adeguata valutazione legale". Zelensky ha parlato di un "un gruppo criminale che ha lavorato nell’interesse della Federazione russa". Avrebbero passato informazioni segrete al nemico e non solo. "Sono state prese decisioni sul personale nei confronti dei capi regionali del settore della sicurezza Kherson, Kharkiv. Abbiamo anche trattato la locale leadership del potere esecutivo", ha affermato il Zelensky, anticipando che saranno valutate "azioni specifiche" e l’eventuale "inerzia" di ciascun funzionario nel campo della sicurezza e delle forze dell’ordine.

 

Nel suo discorso il leader ucraino ricorda che a oggi sono stati avviati 651 procedimenti criminali per tradimento e collaborazionismo, tra questi oltre 60 interessano impiegati dell’ufficio del procuratore e del servizio di sicurezza ucraino (Sbu). Agenti che "sono rimasti nel territorio occupato e stanno lavorando contro il nostro Stato". è l'accusa di Zelensky.

 

 

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