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Il capo della più grande banca russa smentisce Putin: "Ci vorrà un decennio per uscire della crisi"

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Qualcuno in Russia ha il coraggio di smentire Vladimir Putin. German Gref, il capo di Sberbank, la più grande banca russa annuncia che l'economia russa potrebbe impiegare un decennio per riprendersi dalle pesanti sanzioni imposte al Paese dopo l'invasione dell'Ucraina. La Russia, infatti, rimane tagliata fuori da metà dei suoi scambi commerciali.

 

"Si tratta di una minaccia per il 15% del prodotto interno lordo del Paese - ha spiegato Gref durante il forum economico internazionale della Russia a San Pietroburgo - la maggior parte dell'economia è sotto il fuoco".  Decine di multinazionali si sono ritirate dalla Russia, molti Paesi hanno tagliato l'accesso alla rete finanziaria internazionale e hanno sequestrato proprietà, yacht e jet privati appartenenti ad alleati di Putin. Un isolamento che ha causato il crollo del mercato azionario e del rublo, l'impennata del costo dei beni di consumo e ha spinto il governo a introdurre rigidi controlli sui capitali.

 

 

"Se non facciamo nulla, potrebbe essere necessario un decennio per riportare l'economia ai livelli del 2021", ha dichiarato Gref, secondo il quale le spedizioni di merci sono diminuite di sei volte.

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