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Ucraina senza più munizioni: "Stiamo perdendo", Putin si paragona a Pietro il Grande: restituire terre alla Russia

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L'Ucraina sta perdendo le munizioni e il conflitto. "Questa è una guerra di artiglieria" e in prima linea "stiamo perdendo, ora tutto dipende da ciò che l’Occidente ci fornisce, abbiamo quasi esaurito le munizioni in nostro possesso" ha detto al Guardian Vadym Skibitsky, numero due dell’Intelligence militare di Kiev. È l'ennesimo appello affinché Usa ed Europa aumentino ulteriormente gli invii di armi all'Ucraina. Intanti i combattimenti continuano intorno a Severdonetsk. La Russia "ha di nuovo il controllo della maggior parte della città, ma le sue forze hanno fatto pochi progressi nei tentativi di circondare l’area più ampia da nord e da sud", si legge nel bollettino quotidiano dell’intelligence britannica sull’invasione dell’Ucraina.

 

"La Russia sta lottando per fornire servizi pubblici di base alla popolazione nei territori occupati. L’accesso all’acqua potabile è stato inconsistente, mentre continuano le gravi interruzioni dei servizi telefonici e Internet" si legge nel report che sottolinea la "grave carenza di medicinali a Kherson, mentre Mariupol è a rischio di una grave epidemia di colera. Da maggio sono stati segnalati casi isolati. L’Ucraina ha subito una grave epidemia di colera nel 1995 e da allora ha sperimentato piccoli focolai, soprattutto intorno alla costa del Mar d’Azov, che include Mariupol".

 

Sul campo nella regione di Luhansk "il nemico ha cercato di effettuare operazioni d’assalto in direzione di Nyrkovo e Mykolayivka, ma si è ritirato con perdite. Anche un attacco alla periferia nord-occidentale di Toshkivka è stato respinto", rende noto l’amministrazione militare-civile di Luhansk, denunciando "la distruzione di 15 case a Orikhovo, 6 a Vrubovka, 8 a Lysychansk. Il villaggio di Synetsky alla periferia di Severodonetsk è stato gravemente danneggiato. Non ci sono civili uccisi o feriti". Quanto alle altre regioni ucraine, le diverse amministrazioni fanno sapere che "nel Donetsk le truppe russe hanno sparato con armi leggere, carri armati, artiglieria, mortai, aerei, MLRS a Bakhmut, nei villaggi di Kalinovo, Pervomaiskoe, Chrome, Mikilskoe. Tre persone sono morte. 17 strutture sono state danneggiate, tra cui quattro condomini privati ​​e due appartamenti, una fattoria, un centro di cura, un’impresa industriale, binari e locali della stazione ferroviaria di Phenolna. Non c’è gas nella regione, e l’acqua e l’elettricità sono scarse. Si consiglia alle persone rimaste di evacuare. Il treno di evacuazione Pokrovsk - Dnipro è in funzione". 

 

Intanto il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito le sue ambizioni  sullo scacchiere geopolitico. Ha reso omaggio allo zar Pietro il Grande nel 350esimo anniversario della sua nascita, tracciando un parallelo tra quelle che ha descritto come le loro due storiche missioni per riconquistare le terre russe. Parlando alle Tv di Mosca dopo la visita a una mostra dedicata allo zar Putin ha detto che, come nell’epoca di Pietro, spettava alla Russia odierna "restituire" le terre russe alla madrepatria e "rafforzare" il Paese. "Se partiamo dal fatto che questi valori di base sono alla base della nostra esistenza, riusciremo sicuramente a risolvere i compiti che dobbiamo affrontare", ha spiegato.

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