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L'Unione Europea ora militarizza anche la Moldavia. La promessa di Michel: “Pronti ad aumentare il sostegno”

Angela Barbieri
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Non bastava il conflitto in Ucraina. L'Ue è pronta ad «aumentare in modo significativo» l'invio di armi anche in Moldavia. Ad annunciarlo è il presidente del consiglio europeo Charles Michel dopo l'incontro a Chisinau con Maia Sandu, presidente dell'ex repubblica sovietica che teme di diventare la nuova vittima della Russia. Già da alcuni giorni fonti dell'intelligence di Kiev ritengono che Mosca abbia pronto il piano di attacco per impossessarsi della Transnistria. Regione moldava che ha proclamato la sua indipendenza ma non è riconosciuta dall'Onu. Sarebbe già presidiata da circa 2.000 soldati russi. La cittadina di Tiraspol, sede dell'amministrazione autonoma, si trova a 100 chilometri da Odessa. Putin sognerebbe di creare una «Novarussia», che colleghi proprio la Transnistria al Donbass ucraino. Ci sarebbe una serie di indicatori che lascia presagire un prossimo attacco alla Moldavia, che può contare solo su un piccolo esercito di 3.250 soldati. In particolare, i servizi ucraini hanno registrato alcune attività all'aeroporto di Tiraspol. La Russia prevederebbe di far atterrare aerei da trasporto ed elicotteri con base in Crimea. Allo stesso tempo, a Chisinau sarebbero previste rivolte e proteste fomentate da agenti russi.

 

 

Tuttavia, queste informazioni contraddicono l'analisi delle agenzie delle intelligence occidentali secondo cui la Russia non ha la possibilità di sorvolare in sicurezza senza che le difese aeree dell'Ucraina nella regione di Odessa non abbattano i suoi velivoli. «Ci aspettiamo che quest'anno aumenti considerevolmente il nostro sostegno alla Moldavia fornendo equipaggiamento militare alle sue forze armate», ha spiegato Michel. «L'Ue è completamente solidale con la Moldavia. È nostro dovere europeo aiutare e sostenere il Paese e aumentare il nostro sostegno alla sua stabilità, sicurezza e integrità territoriale», ha aggiunto.

 

 

La speranza di Michel è che questo annuncio dissuada Putin da perseguire i suoi piani di espansione oltre l'Ucraina. Ma Mosca, almeno a parole, lancia messaggi chiari all'Occidente. Pochi giorni fa il ministero degli Esteri russo, Serghei Lavrov ha avvertito: «L'ingresso della Moldavia nella Nato non comporterà maggiore sicurezza a questa nazione. I moldavi dovrebbero iniziare a preoccuparsi del loro futuro se vengono trascinati nell'Alleanza atlantica come sta accadendo».

 

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