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Quarta Repubblica, tensione tra Alessandro Sallusti e Massimo Cacciari: “Provoca con malafede”, “Non dà risposte”

Federica Pascale
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“Lei ha letto qualcosa di quello che ho scritto? Ha sentito qualcosa di quello che ho detto? Ma perché vuole sempre discutere provocando in malafede palese?”. Così Massimo Cacciari, che perde la pazienza con Alessandro Sallusti sul tema del conflitto russo ucraino, in corso ormai da più di un mese. Entrambi sono ospiti di Nicola Porro durante la puntata di lunedì 25 aprile di Quarta Repubblica, il talk show politico in onda in prima serata su Rete4. La tensione in studio si alza per un fraintendimento, dal quale il professor Cacciari si difende e al quale segue l’intervento del direttore di Libero, nel debole tentativo di distendere i toni: “Non ho mai pensato che le sue domande siano irragionevoli. Qualsiasi domanda è ragionevole e le sue, spesso, lo sono di più. Sono le risposte che mancano. Sa, di farci delle domande siamo capaci tutti…”.

 

 

Queste parole, accompagnate da un parallelismo tra la guerra e i negoziati con vaccino e covid certamente non aiutano a far mantenere la calma al professor Cacciari, che è notoriamente sensibile ai temi legati alla pandemia, e che infatti risponde di aver scritto centinaia di articoli per spiegare tutte le sue affermazioni. Sallusti, infastidito dall’interruzione, chiede di non essere interrotto, svelando finalmente il tono di chi attacca e non modera, e sottolinea: “Se la Russia si prende l’Ucraina, poi dovremo togliere le armi dalla Polonia.” Questa volta Cacciari non si trattiene più: “Ma Sallusti lei mi sta sentire o provoca e basta? Io l’ho detto che la Russia non può papparsi l’Ucraina, o facciamo la terza guerra mondiale! Ha sentito o no?”.

 

 

Sallusti torna ad una finta calma: “E allora cosa facciamo? Io la domanda l’ho capita ma la risposta no. Nella storia c’è una trattativa che si è conclusa senza armi sul tavolo? Lei dice che l’Europa deve trattare. Ma con chi? Come?” Cacciari spazientito afferma di aver già spiegato di sostenere l’invio di armi in Ucraina, e accusa di mala fede Sallusti: “Con chi deve trattare l’Europa? Con lei? Con chi vuole che tratti? Con Putin!” conclude.

 

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