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Russia, si dimette dalla Lukoil l'oligarca Vagit Alekperov

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Il numero uno del colosso petrolifero russo Lukoil, Vagit Alekperov, si è dimesso. Lo fa sapere la società in un comunicato, senza rivelare il motivo della scelta del ricco imprenditore 71enne. L’oligarca russo, che ha un patrimonio netto stimato di quasi 23 miliardi di dollari secondo il Billionaires Index di Bloomberg, è stato sanzionato dal Regno Unito il 13 aprile, quando ha introdotto 178 nuove misure contro Mosca e i cittadini russi vicini al Cremlino. Il nome di Alekperov non è nelle liste delle sanzioni dell’Unione europea e degli Stati Uniti.

 

 

 

 

«Il presidente e membro del Consiglio di amministrazione di Lukoil, V. Alekperov, ha annunciato la sua decisione di dimettersi dalle (sue) funzioni», si legge in un comunicato del numero due del settore petrolifero russo, quotato anche alla Borsa Valori di Londra. Loukoil, che è una compagnia privata, aveva chiesto al Cremlino all’inizio di marzo, una settimana dopo l’ingresso delle forze russe in Ucraina e mentre l’Occidente aumentava le sanzioni contro Mosca, di fermare rapidamente l’offensiva russa. Gli Stati Uniti hanno già adottato sanzioni contro il settore energetico russo mentre l’Unione Europea, molto più dipendente dagli idrocarburi russi, li sta valutando. Molti oligarchi e alti funzionari occidentali sono stati sanzionati dall’Occidente e i loro beni congelati ma Alekperov è il primo capo di un gruppo di questo grado nel settore degli idrocarburi a dimettersi. Le sanzioni contro un altro miliardario, Roman Abramovich, lo hanno portato a mettere in vendita il club del Chelsea che aveva acquistato nel 2003.

 

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