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Moskva, nave russa affondata: colpita da un missile nel Mar Nero. Il disastro dell'incrociatore

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Le prime truppe russe che avevano lasciato il Nord dell'Ucraina e in particolare la regione di Kiev sono ora arrivate nella regione settentrionale del Donbass, nell'Est del Paese, in preparazione della grande offensiva. Kiev ha respinto le dichiarazioni di Mosca secondo cui le forze ucraine avrebbero effettuato attacchi lungo il confine tra i due Paesi nelle regioni di Bryansk e Belgorod - e che, secondo la Russia, hanno fatto almeno sette feriti. I russi hanno perso la nave ammiraglia della flotta del Mar Nero, al largo di Odessa: è stata «seriamente danneggiata» da un'esplosione, riferiscono i media statali, un incidente causato dalla deflagrazione di munizioni a bordo. Ma Kiev celebra la vittoria militare: sostiene che sia stata un'azione militare delle sue truppe a mettere fuori uso l'incrociatore.

«I missili Nettuno che proteggono il Mar Nero hanno causato gravi danni alla nave russa», ha scritto su Telegram il governatore di Odessa Maksym Marchenko. Neanche il Pentagono è in grado, per ora, di spiegare cosa sia successo ma John Kirby, il portavoce, ha assicurato che è a galla e che sta navigando, sospinta dai suoi stessi motori, verso Est. L'equipaggio della Moskva è stato evacuato e non ci sono feriti. Il ministero della Difesa di Mosca ha confermato nel pomeriggio che la nave andrà in porto per la valutazione dei danni. Ua tesi smentita dagli eventi. La nave starebbe infatti affondando. La Moskva aveva guadagnato notorietà all'inizio della guerra quando aveva invitato le truppe ucraine sull'Isola dei Serpenti ad arrendersi e quelli avevano sfidato i russi, mandando tutti «al diavolo».

Quello che è successo con la Moskva arriva in un momento di massima tensione nell'Ucraina orientale, dove Mosca ha deciso di concentrare le truppe dopo il ritiro da Kiev. La Russia insiste di aver conquistato Mariupol, il più importante porto ucraino sul Mar d'Azov. Ma intanto la guerra non si ferma. Secondo il governatore della regione di Bryansk, le forze ucraine hanno effettuato almeno 6 attacchi aerei con elicotteri sul villaggio di Klimovo nella regione russa di Bryansk, ferendo sette persone, tra cui un bambino; in precedenza aveva detto che erano stati colpiti due edifici del villaggio, che si trova a nord della regione ucraina di Chernihiv. Mosca ha ordinato l'evacuazione anche di due villaggi al confine meridionale con l'Ucraina, anche quelli nel mirino dei bombardamenti delle forze di Kiev. Il portavoce della difesa russa, Igor Konashenkov, ha avvertito che, se continueranno gli attacchi ucraini su obiettivi militari in territorio russo, «le forze armate russe saranno costrette a colpire i centri decisionali, anche a Kiev, una cosa dalla quale l'esercito russo si è finora astenuto».

La seconda città ucraina, Kharkiv, non ha invece mai smesso di essere bersaglio di bombardamenti, l'ultimo dei quali, secondo le autorità locali, ha causato tre morti. L'accanimento su Kharkiv sembra avere tra gli obiettivi la copertura del ridispiegamento delle forze russe a Izyum, più a Sud. In questa città, sotto il controllo russo, si stanno raccogliendo molte unità che poi saranno destinate all'offensiva finale nel Donbass, il cui completo controllo è l'obiettivo dichiarato del Cremlino. Una colonna militare russa diretta a Izyum, secondo l'esercito ucraino, è stata distrutta facendo saltare le cariche piazzate sul ponte che stava attraversando, per poi eliminare i superstiti con un drone. 

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