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La vice-premier ucraina Olga Stefanishyna: "Grati all'Italia per il sostegno all'ingresso nell'Unione europea"

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 Olga Stefanishyna, vicepremier ucraino e ministro per l'Integrazione Euro-Atlantica, ha concesso una lunga intervista all'Adnkronos in cui ha espresso "parole di gratitudine al governo italiano e agli italiani che stanno sostenendo la scelta ucraina di far parte della famiglia Ue. La trasformazione delle nostre relazioni bilaterali ed il cambio di approccio italiano nei confronti dell'Ucraina ha svolto il suo ruolo", ha detto la vice di Volodymyr Zelensky.

"Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, sostenuto da tutti gli stati membri, compresa l'Italia, ha presentato personalmente il questionario per l'adesione al mio Paese, al nostro presidente Zelensky. Un segnale forte, di seguito al vertice di Versailles dove i leader avevano deciso l'ingresso dell'Ucraina nella famiglia dell'Unione europea", ha detto l'esponente dell'esecutivo di Kiev che ha annunciato: "Entro domenica prossima trasferiremo il questionario compilato all'Ue. Stiamo preparando il testo per dargli forma. Il Presidente mi ha dato un'istruzione molto chiara di sette giorni".

 

Sulla ripresa delle relazioni economiche, Stefanishyna ha detto: "Confidiamo che il business e gli investimenti italiani tornino in Ucraina e raddoppino dopo la fine della guerra. E che la nostra ripresa sia congiunta e parte della famiglia europea già a partire da giugno di quest'anno".

 

Sulle contestazioni rivolte a Kiev secondo cui la partecipazione dell'Ucraina alle esercitazioni militari della Nato avrebbero esacerbato le tensioni con Mosca, la vice-premier afferma: "Penso siano esagerate. L'Ucraina ha partecipato annualmente a tutti i possibili esercizi della Nato negli ultimi 3 o 4 anni. Sono stupide e pazze le narrazioni russe dato che Mosca non ha minacciato l'invasione dell'Ucraina quando nel giugno 2021 tutti gli stati membri dell'Alleanza atlantica hanno confermato che l'Ucraina sarebbe diventata uno stato membro della Nato con un piano d'azione per l'adesione".

Stefanishyna è anche ministro per l'Integrazione Euro-Atlantica. Sta anche lavorando per l'integrazione con la Nato? L'integrazione euro-atlantica "fa parte del mio mandato", afferma, "sono estremamente orgogliosa di ciò che abbiamo fatto in questi ultimi due anni. Ma anche vorrei aggiungere che difficilmente si può trovare un sostenitore campione dell'integrazione con la Nato più grande del presidente ucraino Zelensky, che è stato personalmente molto ispirato da questa idea e lo è ancora. Questo è per me semaforo verde, via libera a ciò che ho fatto e stiamo facendo".

 

Sui negoziati per la pace l'esponente del governo di Kiev dichiara all'Adnkronos che "l'Ucraina ha messo sul tavolo le sue controproposte per un accordo pacifico. E il punto di partenza sono le garanzie di sicurezza, che devono essere più ampie. L'accordo sarà raggiunto quando tutti gli elementi di questa parte dell'accordo saranno garantiti. C'è una linea rossa di principio che è indiscutibile: l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina. Non c'è modo di raggiungere un accordo se si modificano i confini rispetto a come era l'Ucraina indipendente nel 1991. Potrebbero esserci opzioni sui territori delle regioni di Doniask e Lugansk e sul respingere le forze russe da dove venivano, alle 4 del 24 febbraio. Sono discussioni in corso. Ma questa è sicuramente una linea rossa. E la sostanza finale di questo accordo sarà dettata da una serie di questioni: gli sviluppi sul campo di battaglia che ora è ad est e sud dell'Ucraina".

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