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L'Aria che Tira, lo Sgarbi che non ti aspetti su Silvio Berlusconi: inadatto al dialogo con Vladimir Putin

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Silvio Berlusconi non è la giusta soluzione per porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia. Ne è convinto Vittorio Sgarbi, deputato e critico d’arte, ospite in collegamento della puntata dell’8 aprile de L’Aria che Tira, il talk show del mattino di La7 affidato alla conduzione di Myrta Merlino. “Non credo - evidenzia Sgarbi - che dovremmo affidarci a Berlusconi, che ha vissuto contraddizioni analoghe con Gheddafi. Certamente sul piano personale Berlusconi poteva chiamare Putin, ma è una questione di importanza tale che qui l'amicizia non c’entra. Anche se io e Massimo Giletti (presente in studio, ndr) siamo amici, questo non mi permette di discutere di questioni personali sue dove l’amiciza non c’entra. Eviterei di ricorrere a Berlusconi e anche Draghi, mi sembra inadeguato al dialogo. Queste misure sanzionatorie sono prima contro di noi che contro la Russia, sono delle grida nel destro”.

 

 

“La via diplomatica - prosegue il suo discorso Sgarbi - dovrebbe essere esperita da Capi di Stato che siano in grado di spiegare a Putin che lui sta combattendo contro se stesso. Ha perso la battaglia fondamentale, quella della comunicazione e dell’immagine, 20 anni non c’erano i social, oggi chiunque può parlare e giudicare. Il 90% dell'umanità lo giudica come una persona che ha fatto una violenza inaudita e intollerabile. Che poi questa violenza risponda ad un principio che in lui spero abbia una logica non è una buona ragione per giustificare che per eliminare un governo uno uccide un pensionato o un bambino in periferia”. “Sto preparando una grande mostra su una statua di Canova sulla pace di Kiev, l’arte vince sulla guerra” prova a spiegare Sgarbi, prima di essere tagliato dalla Merlino che deve mandare la pubblicità.

 

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