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Roman Abramovich avvelenato, l'oligarca russo "finito in ospedale". Voci dal tavolo del negoziato: "Era preoccupato"

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Dal sospetto avvelenamento al presunto ricovero. Secondo i media turchi Roman Abramovic, dopo essere stato avvelenato da una bomba a gas, sta male ed è ricoverato in ospedale. Loligarca russo Roman Abramovich, secondo quanto riporta la giornalista turca Kubra Par su "HaberTurk", sarebbe stato portato segretamente in un ospedale di Ankara per curare i sintomi di un avvelenamento, quelli manifestati dopo l'incontro a Kiev per i negoziati di pace con la Russia.

"I colloqui sono stati molto tesi all'inizio ci vuole coraggio per trovare soluzioni e incontrarsi" ha raccontato alla Bbc il deputato ucraino Rustem Umerov, uno dei negoziatori di Kiev. "Abbiamo avuto diversi round di negoziazioni e stiamo arrivando a una sorta di articoli sul contratto di sicurezza collettiva che stiamo cercando di negoziare", ha spiegato. Ai negoziati aveva preso parte anche l'oligarca russo Abramovich finendo al centro di un caso di sospetto avvelenamento, poi smentito da Mosca. Proprio in seguito a questo il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, aveva avvertito i negoziatori di Kiev di "non bere o mangiare" durante l'incontro con la delegazione russa.

"Ci è stato affidato il compito di trovare una soluzione, quindi lo sto considerando come un lavoro e sto facendo del mio meglio per trovare una soluzione politica e diplomatica a questa brutale invasione", ha aggiunto il deputato ucraino. Umerov è uno dei negoziatori che ha sofferto sintomi di sospetto avvelenamento durante i colloqui di pace insieme al miliardario ad Abramovich: "Ora mi sento meglio. I miei colleghi che sono più competenti in questo campo stanno analizzando di cosa si è trattato e spero che nel più breve tempo saranno in grado di finalizzare la loro analisi, così sarò in grado di commentare in modo più approfondito".

Dal tavolo dello scorso 29 marzo sembrava arrivato qualche segnale di speranza dai colloqui di pace di Istanbul fra Russia e Ucraina. Per la prima volta infatti erano state presentate delle proposte scritte dalla delegazione di Kiev che si diceva disposta alla neutralità, rinunciando all'ingresso in alleanze militari Nato inclusa, in cambio di appropriate garanzie di sicurezza. Ma sulle reali intenzioni di Mosca resta lo scetticismo degli Stati Uniti. "Noi ci focalizziamo su quello che la Russia fa non su ciò che dice", aveva dichiarato subito dopo il segretario di Stato americano Antony Blinken che ancora non vede segnali di "reale serietà" da parte della Russia. 

 

 

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