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Guerra Ucraina, la Cina si schiera. Le dichiarazioni choc: "La Nato avrebbe dovuto disintegrarsi". Ora conseguenze terribili

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"La Nato dovrebbe attenersi alla promessa di non espandersi verso est". A dichiararlo è stato il viceministro degli Esteri cinese Le Yucheng, che ha fatto eco a un argomento di discussione del Cremlino dicendo che, se "l'allargamento della Nato andasse oltre, si avvicinerebbe alla periferia di Mosca, dove un missile potrebbe colpire il Cremlino entro sette o otto minuti. Spingere all'angolo un grande Paese, in particolare una potenza nucleare, comporterebbe ripercussioni troppo terribili da contemplare", ha detto.

La Nato avrebbe dovuto disintegrarsi ed "essere consegnata alla storia insieme al Patto di Varsavia", ha aggiunto. "Tuttavia, invece di sgretolarsi, ha continuato a rafforzarsi ed espandersi, è intervenuta militarmente in paesi come la Jugoslavia, l'Iraq, la Siria e l'Afghanistan", ha affermato, "si potrebbero ben prevedere le conseguenze di questo percorso. La crisi in Ucraina è un severo avvertimento". Ha aggiunto che Usa e Nato dovrebbero dialogare con la Russia per affrontare il nodo cruciale della crisi ucraina e alleviare le preoccupazioni sulla sicurezza sia di Mosca, sia di Kiev.

Intanto il conflitto va avanti. Nel 25esimo giorno di guerra in Ucraina le forze russe si sono spinte più in profondità a Mariupol, assediata e martoriata, dove pesanti combattimenti centinaia di migliaia di persone restano bloccate in condizioni estreme, senz'acqua, corrente e cibo. La caduta della città portuale segnerebbe un'importante avanzata sul campo di battaglia per Mosca, mentre le sue forze armate sono in gran parte impantanate fuori dalle grandi città da oltre tre settimane. Nella più grande invasione di terra vista in Europa dalla Seconda guerra mondiale, il poliziotto di Mariupol, Michail Vershnin, ha raccontato in un video rivolto ai leader occidentali, verificato da Associated Press: "I bambini, le persone anziane stanno morendo. La città è distrutta, spazzata via dalla faccia della terra".

Il presidente Volodomir Zelensky resta determinato a resistere e, in un nuovo video, ha accusato l'omologo Vladimir Putin di affamare le città ucraine per costringerle alla resa, avvertendo che l'invasione avrà un bilancio altrettanto pesante per la Russia. Ha chiesto nuovamente a Putin un incontro: "È tempo di parlare, è tempo di ripristinare l'integrità territoriale e la giustizia per l'Ucraina". Mentre è ricorso l'ottavo anniversario dell'annessione della Crimea da parte russa (18 marzo 2014), il Cremlino ha però respinto l'invito al mittente. Per il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, prima di pensare "alla possibilità di un vertice" dev'essere approvato un trattato "siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi".

La Russia stima alcune migliaia di cittadini uccisi nel conflitto. Mosca ha anche detto di aver usato per la prima volta in combattimento il missile ipersonico Kinzhal, distruggendo un deposito sotterraneo di armi nella regione occidentale di Ivano-Frankivsk. La Russia afferma che il dispositivo abbia una gittata massima di 2mila km e velocità 10 volte superiore a quella del suono. Il Pentagono non ha confermato l'uso del missile, mentre Kiev ha confermato solo il raid su un deposito di missili e munizioni.

Dalla parte ucraina, i fronti aperti sono vari. L'Onu ha confermato la morte di almeno 847 civili, tra cui 64 bambini, oltre a 1.399 feriti. Il dato è certamente maggiore, sottolineano le stesse Nazioni unite, mentre 3,3 milioni di persone si sono rifugiate all'estero. Tra le ultime zone colpite ci sono i sobborghi di Kiev, come Bucha, Hostomel, Irpin e Moshchun.

Secondo la polizia, sette persone sono state uccise e cinque ferite da un colpo di mortaio a Makariv, 50 chilometri da Kiev. E resta ignoto il numero dei dispersi dopo che le forze russe hanno bombardato un teatro usato come rifugio da centinaia di a Mariupol, mentre 130 sono state portate in salvo. Nella regione di Zaporizhzhia è stato dichiarato un coprifuoco di 38 ore, dopo che due missili hanno ucciso 9 persone, e otto cittadine nella regione di Donetsk sono state attaccate nelle ultime 24 ore, tra cui la stessa Mariupol, secondo Kiev. Russia e Ucraina hanno concordato la creazione di 10 corridoi umanitari per portare aiuti nelle città assediate e consentire evacuazioni. 

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