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Londra punisce Abramovich, stop alla vendita del Chelsea

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Il Regno Unito ha congelato i beni di 7 miliardari e alti funzionari russi tra cui Roman Abramovich, Igor Sechin, Oleg Deripaska e Dmitri Lebedev, dopo il loro inserimento nella lista dei sanzionati da Londra per i legami con Vladimir Putin.

 

 

 

 

«Non possono esserci rifugi sicuri per coloro che hanno sostenuto il feroce assalto di Putin all’Ucraina», ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson. «Saremo spietati nel perseguire coloro che consentono l’omicidio di civili, distruzione di ospedali e occupazione illegale di alleati sovrani». C’erano state forti richieste da parte dei legislatori britannici di agire contro Abramovich e altri oligarchi russi con interessi a Londra, criticata per il fatto che il governo Johnson non si era mosso alla stessa velocità di Ue e Usa sulle sanzioni. Come annunciato dal Foreign Office, ai sanzionati vengono congelati i beni ed è vietato l’ingresso nel Paese. La blackist comprende: Abramovich, patron uscente del Chelsea; Oleg Deripaska, magnate dei metalli con asset in En+; Sechin, il numero uno di Rosneft e fedelissimo di Putin; Aleksei Miller, a capo di Gazprom: i banchieri Andrei Kostin e Dmitri Lebedev; Nikolai Tokarev, presidente del gigante delle pipeline Transneft.

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