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“Sanzioni? Dichiarazione di guerra alla Russia”. Putin e Lavrov alzano il tiro: frenesia militarista dall'Ucraina

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“Le sanzioni alla Russia equivalgono a una dichiarazione di guerra”. Non usa mezzi termini Vladimir Putin per condannare le azioni degli Usa e dell’Unione Europea dopo l’invasione della Russia in Ucraina. In un incontro con il personale femminile dell'aviazione civile russa il numero uno di Mosca ha aggiunto che “le conseguenze di un eventuale conflitto fra Mosca e la Nato sono chiare a tutti. L’operazione in Ucraina procede secondo i piani”. Sul cessate il fuoco, Putin ha spiegato che “il lavoro dei corridoi umanitari, in particolare di quello di Mariupol, viene impedito dai nazionalisti ucraini”.

 

 

Pesanti dichiarazioni nei confronti di Kiev sono giunta dal ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov: “Volodymyr Zelensky è dispiaciuto che la Nato non intervenga, vuol dire che non vuole risolvere il conflitto con la diplomazia. Cerca di provocare il conflitto contro la Russia con la partecipazione della Nato. Ha una frenesia militarista. Sembra - chiosa il fedelissimo di Putin - che l'Ucraina inventi sempre dei motivi per aggiornare i termini in base ai quali tenere i negoziati con la Russia”.

 

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