Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

In Belgio c'è il terrore delle radiazioni, le pillole di iodio vanno a ruba

  • a
  • a
  • a

L’inizio dell’invasione russa in Ucraina e i combattimenti intorno alla centrale nucleare di Cernobyl hanno innescato in Belgio un boom della domanda di compresse anti-radiazioni a base di iodio. Nel Paese che ospita sette reattori nucleari ancora in funzione (il cui spegnimento è previsto per il 2025) le compresse di ioduro di potassio vengono distribuite gratuitamente dalle farmacie su semplice presentazione della carta d’identità.

L’Associazione dei farmacisti belgi ha segnalato che solo giovedì scorso - quando sono arrivate le prime notizie sui combattimenti vicino alla centrale nucleare ucraina nota per il tragico incidente del 1986 - sono state consegnate 1.500 scatole da 10 compresse.

 

Venerdì e sabato la domanda è salita a 4 mila confezioni al giorno e si stima che lunedì le consegne abbiano toccato quota 30 mila. Ritmi che si stanno avvicinando al record storico registrato nel mese di marzo 2018, quando vennero consegnate fino a 45 mila confezioni di compresse al giorno durante l’attuazione del piano di sicurezza nucleare.

Il nuovo boom della domanda ha costretto l’Agenzia federale belga per il controllo nucleare a ricordare che le compresse di iodio non vanno assunte preventivamente o di propria iniziativa, ma solo su indicazione delle autorità. «L’attuale situazione in Ucraina non richiede l’uso compresse di iodio», ha rassicurato l’Agenzia su Twitter.

Dai blog