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L'Unione Europea gela l'Ucraina: un ingresso nella Ue non è in agenda

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L’Ucraina chiede a gran voce di entrare nell’Unione Europea, ma per ora non sarà così. «Gli europei sono consapevoli che i nostri soldati stanno combattendo per il nostro Paese e, di conseguenza, per l’intera Europa. Per la pace per tutti i paesi europei, per la vita dei bambini, per l’uguaglianza, per la democrazia. E questo ci dà il pieno diritto di fare quanto segue. Facciamo appello all’Unione europea per l’adesione immediata dell’Ucraina secondo una nuova procedura speciale», le parole di Volodomyr Zelensky, presidente dell’Ucraina. Il presidente, sottolinea il ministero della Difesa di Kiev, «è grato che i partner dell’Ucraina stiano con gli ucraini, ma ha affermato che l’obiettivo dell’Ucraina è stare con tutti gli europei e, soprattutto, essere uguale». «Sono fiducioso che sia giusto. Sono fiducioso che lo meritiamo. Sono fiducioso che tutto questo sia possibile», ha aggiunto Zelensky. 

 

 

Ma Javier Borrell, Alto Rappresentante Ue per la politica estera, rispondendo ad una domanda sulla prospettiva di un ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea ha raffreddato gli animi di Kiev: «L’Ucraina ha una chiara prospettiva europea ma ora dobbiamo contrastare un’aggressione e il mondo non può sopportare il fatto che un paese potente distrugga il vicino usando le sue capacità militari. Se lo consentiamo è la legge della giungla, la legge del più forte. Oggi l’ingresso nella Ue non è in agenda, dobbiamo fornire una risposta per le prossime ore, non per i prossimi anni». 

 

 

Eric Mamer, portavoce della Commissione europea, nel briefing quotidiano con la stampa, ha inoltre voluto chiarire che nelle sue dichiarazioni a favore dell’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea, «la presidente» Ursula von der Leyen «ha espresso una prospettiva largamente condivisa», ma «ha anche ricordato il processo» di adesione degli Stati terzi all’Ue «e non ha accennato a deviazioni da tale processo, nonostante le richieste di una ‘corsia prioritaria’» dedicata a Kiev. «Le richieste di adesione non vengono mandate alla Commissione, ma al Consiglio» e «al momento non ci risulta che sia arrivata alcuna richiesta formale dall’Ucraina», ha aggiunto Ana Pisonero, portavoce Ue in materia di allargamento.

 

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