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Ucraina, la Russia prepara la guerra: Biden sente Putin, ore drammatiche

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Gli Stati Uniti hanno ordinato la partenza da Kiev della maggior parte dei dipendenti statunitensi assunti direttamente dall'ambasciata Usa "a causa della continua minaccia di un'azione militare della Russia". Lo riferisce il dipartimento di Stato Usa, aggiungendo che i cittadini statunitensi non dovrebbero viaggiare verso l'Ucraina e coloro che si trovano in Ucraina dovrebbero andare via immediatamente usando voli commerciali o altri tipi di trasporti privati disponibili. Precedentemente, il 23 gennaio del 2022, il dipartimento di Stato aveva autorizzato l'evacuazione volontaria di personale Usa assunto direttamente dall'ambasciata e aveva ordinato l'evacuazione dei loro familiari.

A partire da domani, domenica 13 febbraio, il dipartimento di Stato sospenderà i servizi consolari all'ambasciata Usa a Kiev. L'ambasciata manterrà una piccola presenza consolare a Leopoli per la gestione delle emergenze, ma non sarà in grado di fornire passaporti, visti o servizi consolari di routine. "I cittadini Usa potrebbero cercare questi servizi nelle ambasciate Usa in Paesi vicini", scrive il dipartimento di Stato.

Resta altissimo l'allarme di Nato e partner per il timore di un'aggressione russa all'Ucraina, mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto ai concittadini di "andarsene ora" dal Paese. Kiev ha cercato di minimizzare, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha sostenuto che "non c'è nulla di nuovo" nell'invito di Biden, ma la Casa Bianca ha insistito, ventilando un rischio imminente. "Vogliamo essere chiari su questo punto. Qualunque americano in Ucraina dovrebbe andare via al più presto e in ogni caso nelle prossime 24, massimo 48 ore", ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, "ovviamente non possiamo prevedere il futuro. Non sappiamo esattamente cosa succederà, ma ora il rischio è sufficientemente alto". Sullivan ha inoltre rilanciato l'avvertimento espresso dal segretario di Stato, Antony Blinken da Melbourne, secondo cui "un'invasione potrebbe avvenire in ogni momento e, per essere chiari, anche durante le Olimpiadi", con i Giochi di Pechino che si chiuderanno il 20 febbraio. Ma il consigliere per la sicurezza anche anche precisato "non stiamo dicendo che una decisione finale è stata presa dal presidente Putin".

Mosca continua a dire di non intendere invadere, mentre ha oltre 100mila soldati ammassati al confine ucraino e giovedì ha dato il via a esercitazioni militari con Minsk, in territorio bielorusso. Stoltenberg è intervenuto dalla Romania, parlando sullo sfondo di alcuni aerei da guerra. "C'è il rischio di un conflitto armato in Europa. Il numero di soldati russi cresce e il tempo degli avvertimenti diminuisce" ed è possibile che Mosca compia "un'invasione vera e propria" o "altri tipi di azioni aggressive, incluso il tentativo di destituire il governo di Kiev", mentre nel Paese "ci sono molti agenti dell'intelligence russa operativi".

Guardando allo scenario peggiore, Biden ha anche detto che gli Usa non invierebbero soldati in Ucraina a salvare i cittadini statunitensi: "Quando americani e russi si sparano a vicenda, è guerra mondiale". Ha messo in guardia che "le cose potrebbero accadere molto velocemente", mentre altri Paesi come il Regno Unito, Israele e il Giappone hanno vietato i viaggi in Ucraina e chiesto ai loro cittadini di lasciare la nazione.

Intanto, proseguono le esercitazioni militari. Kiev, che porta avanti a sua volta proprie manovre, ha chiesto spiegazioni a Mosca. Ha invocato il meccanismo "di riduzione del rischio" previsto dal Documento di Vienna (che prevede trasparenza militare nell'ambito dell'Osce), per cui se non otterrà chiarimenti chiederà una riunione straordinaria dei membri. L'Ucraina ha accusato poi la Russia, oltre che per le esercitazioni in Bielorussia, di aver bloccato il suo accesso al mare, mentre Mosca si prepara per le manovre navali della prossima settimana attorno alla Crimea (annessa dalla Russia nel 2014), nel mar Nero e mar di Azov.

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