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Orrore in Honduras: italiano linciato dalla folla e casa a fuoco. Le accuse sull'omicidio

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Efferato crimine in Honduras ai danni di un cittadino italiano. Giorgio Scanu è stato brutalmente linciato a morte da una folla inferocita di oltre 600 persone, che ha anche dato fuoco alla sua casa e al suo veicolo nel dipartimento di Choluteca, nel sud dell’Honduras, presumibilmente per vendetta per la morte di un vicino di casa. Lo riporta Coordenada informativa, che cita media locali honduregni, pubblicando anche un video che gira in queste ore sui social network. Secondo il ministero honduregno della sicurezza «circa 600 persone armate», hanno fatto irruzione nella casa di Scanu, nel quartiere di Los Mangos, a Santa Ana de Yusguare, che è stato picchiato fino alla morte, avvenuta dopo il ricovero in ospedale, perché ritenuto responsabile della «recente morte di un abitante del villaggio». 

 

 

Inutile l’intervento della Polizia: «gli aggressori non hanno ascoltato il richiamo all’ordine». Il direttore generale della polizia honduregna, Orbin Galo, ha ordinato la formazione di una «squadra di investigatori» per indagare sull’incidente e catturare i responsabili. I comandanti dell’agenzia di sicurezza nella zona di confine tra Honduras e Nicaragua mantengono «istruzioni dettagliate per svolgere e mantenere operazioni di polizia, per facilitare l’identificazione e la cattura degli autori di questo atto criminale», ha affermato il ministero della Sicurezza.

 La polizia nazionale honduregna ha ribadito «il suo impegno a salvaguardare la vita delle persone, inquadrando le sue azioni nel rispetto illimitato dei diritti umani» e ha esortato i cittadini a mantenere l’ordine e ad astenersi dal commettere reati e crimini ma, ricorda Coordenada Informativa, in Honduras si registrano in media tra i dieci e gli undici omicidi al giorno, legati soprattutto a crimini commessi da bande e gruppi di criminalità organizzata per il traffico di droga. Si è già mossa la Farnesina per avere altri dettagli sulla situazione: il ministero è in attesa di ulteriori accertamenti sulla vicenda.

 

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