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L'ex presidente del Brasile Lula fa mea culpa su Cesare Battisti: "Chiedo scusa agli italiani e al compagno Napolitano"

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L'ex presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, conosciuto semplicemente come Lula, fa marcia indietro a distanza di anni su Cesare Battisti, ex terrorista durante gli anni di piombo come membro del gruppo Proletari Armati per il Comunismo. “Presi la decisione di mantenere Battisti in Brasile sulla base di un orientamento del ministero della Giustizia, credevo fosse una decisione corretta perché credevano che fosse innocente. Quando - spiega Lula a Tg2 Post nella puntata del 9 aprile - lui confessa di essere colpevole, io devo ammettere di aver commesso un errore e con questo voglio chiedere scusa al compagno Napolitano, e lo faccio con orgoglio. Chiedo scusa al popolo italiano e all'ex presidente". 

 

 

Poi Lula affronta il tema del Covid in Brasile, uno dei paesi al mondo che in questi giorni sta soffrendo maggiormente per il virus: “Tutti i Paesi hanno avuto i lockdown, solo il Brasile no. Perché noi abbiamo un presidente genocida, che non vuole l'uso di mascherine, non vuole l'isolamento sociale. Lui stesso non usa le mascherine, provoca, dice che la pandemia è una piccola influenza. Il nostro governo ha perso un'opportunità di comprare fino a 700 milioni di vaccini con l'Oms, e oggi i vaccini mancanoIl vaccino deve diventare un bene pubblico, non può essere gestito dal mercato. Dobbiamo creare una nuova governance in questo senso. L'Italia presiederà il G20 e un'azione in questo senso deve essere presa in considerazione. Ho parlato - prosegue Lula - con Biden, Putin, Xi e voglio dirlo anche al primo ministro Mario Draghi. Bisogna trasformare questo problema in un problema mondiale e affrontarlo senza tener conto delle questioni di politica o di partito”.

 

 

"Purtroppo in Brasile - dice amaramente Lula - viviamo una triste notizia, con più di 4mila morti al giorno. Secondo gli studiosi potremo arrivare a 5mila, un numero inaccettabile. Il governo non ha portato avanti con serietà la gestione della pandemia, inizialmente il presidente Bolsonaro non credeva a vaccino, distanziamento sociale e mascherine. Viviamo - conclude l’ex presidente sudamericano - la grande irresponsabilità del governo, dobbiamo fare qualcosa per far sì che tutta la popolazione possa vaccinarsi".

 

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