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Usa, il New York Times rivela l'ultima mossa di Trump: "Voleva bombardare i siti nucleari in Iran"

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Donald Trump ha sondato i consulenti per attaccare i siti atomici in Iran. Mentre a Washington, dopo la notizia dell'accelerata dell'amministrazione a favore di nuove sanzioni contro la Cina e del ritiro di truppe da Afghanistan e Iraq, torna in ballo l'Iran. Secondo il New York Times, Trump giovedì scorso avrebbe chiesto ai suoi consulenti quali opzioni avesse a disposizione per attaccare la nazione. In particolare, il repubblicano avrebbe voluto attaccare il principale sito nucleare di Teheran, quello di Natanz. Nel 2018 gli Usa hanno abbandonato l'accordo internazionale sul nucleare (Jcpoa) siglato nel 2015, ripristinando sanzioni e facendo così di nuovo salire la tensione. Teheran ha in seguito smesso di rispettare i limiti previsti dall'accordo, e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha di recente informato che è stata largamente violata la soglia massima di scorte di uranio arricchito.

L'ulteriore disimpegno di soldati statunitensi dall'Afghanistan e dall'Iraq che la Casa Bianca ha annunciato ha spinto la Nato a lanciare l'allarme: "Siamo in Afghanistan da quasi 20 anni e nessun alleato della Nato vuole restare più a lungo del necessario. Ma allo stesso tempo, il prezzo da pagare se ce ne andremo troppo presto o in modo scoordinato potrebbe essere molto alto", ha dichiarato il segretario generale, Jens Stoltenberg. Il Paese devastato dal conflitto, ha aggiunto, "rischia di diventare ancora una volta una piattaforma per i terroristi internazionali, da cui pianificare e organizzare attacchi nelle nostre terre d'origine. E l'Isis potrebbe ricostruire in Afghanistan il califfato del terrore che ha perso in Siria e Iraq".

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