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Bombardano il commissariato di polizia con i fuochi d'artificio

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Una quarantina di persone ha attaccato e assediato un commissariato di polizia fuori Parigi. Hanno utilizzato spranghe di ferro e fuochi d’artificio, lanciati come mortai contro l’edificio. Un’azione grave che spinto a nuove richieste per un’azione più dura del governo dopo una serie di attacchi alle forze di sicurezza francesi. Due agenti poco prima di mezzanotte erano in pausa sigaretta all’esterno del commissariato di Champigny sur Marne, a circa 12 chilometri a est della capitale, quando gli aggressori si sono improvvisamente riuniti e sono entrati in azione. Gli agenti sono riusciti a malapena a barricarsi all’interno quando la folla ha iniziato ad attaccare l’ingresso e diversi mezzi della polizia, mentre altri hanno lanciato una raffica di potenti fuochi d’artificio contro lo stabile.

 

 

 

Nessuno è rimasto ferito. Nelle ore successive nel centro della città era stata fermata una persona, ritenuta tra i responsabili, ma poi scagionata dalla procura che sta esaminando i filmati della sorveglianza. Il sindaco della città, Laurent Jeanne, ha spiegato che la polizia potrebbe essere stata presa di mira per rappresaglia dopo un recente incidente con uno scooter, presumibilmente causato dalla polizia che però «non è stato dimostrato». Il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, ha twittato che «questi piccoli spacciatori non spaventano nessuno e non scoraggeranno il nostro lavoro contro la droga», sebbene i funzionari di polizia non abbiano ancora identificato gli aggressori. Anche se il sindaco ha riconosciuto il problema del traffico di droga nel quartiere di Bois L’Abbe, dove si trova il commissariato.

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