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Kim Jong-un è scomparso di nuovo. Caccia al nascondiglio del dittatore nordcoreano

Kim Jong-un

Sono tre settimane che il leader supremo ha fatto perdere le tracce, dopo il lungo periodo d'assenza ad aprile. Non appare in pubblico per paura del coronavirus?

Dario Martini
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È scomparso di nuovo. Sono tre settimane che il dittatore del Corea del Nord, Kim Jong-un, non appare in pubblico. L'ultima volta si è fatto vedere il 2 maggio scorso. Ad aprile era scomparso altri 20 giorni, tanto che era iniziata a circolare la voce che fosse morto. C'è chi ipotizza che il leader supremo si tenga nascosto per paura di contrarre il coronavirus anche se ufficialmente nel suo Paese non ci sono casi di Covid-19. Il giornale giapponese Japan Times ipotizza che Kim Jong-un si trovi ancora nella città portuale orientale di Wonsan, dove era apparso l'ultima volta. Il giornale nipponico però riporta anche che "alcuni media sudcoreani hanno riferito che Kim ha condotto attività di ispezione militare durante il suo tempo nella capitale della provincia di Kangwon". Ma "la ragione precisa della sua continua presenza nella località balneare rimane sconosciuta". La volta precedente che era scomparso, "il governo sudcoreano affermò che Kim avrebbe potuto lasciare Pyongyang per prendere misure preventive contro il nuovo coronavirus". Inoltre, nella sua edizione di venerdì, il quotidiano JoongAng Ilbo della Corea del Sud, citando fonti informate, "ha affermato che Kim ha visitato siti militari mentre era a Wonsan, aggiungendo che non ha mostrato segni esteriori di cattiva salute nonostante la sua prolungata assenza dall'opinione pubblica". Bisogna ricordare, però, che Kim scompare dai radar anche a gennaio, quando non si fece vedere in pubblico per 21 giorni.

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