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New York, elicottero si schianta contro un grattacielo

L'incidente in pieno centro tra la 51esima e la Settima avenue

Silvia Sfregola
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Lo schianto di un elicottero contro un grattacielo a Manhattan a New York in cui il pilota è morto riporta all'onore delle cronache il tema del traffico aereo sulla Grande Mela. Subito dopo lo schianto del velivolo sulla torre di 54 piani situata sulla 7th Avenue, tra la 51 e la 52 strada, che ospita la sede statunitense della banca BNP Paribas, il ricordo è andato a molti anni prima, all'attentato alle Torri gemelle del 2001, ma il governatore di New York Andrew Cuomo questa volta ha escluso ipotesi di terrorismo nelle sue prime dichiarazioni. Oggi, tra l'altro, a New York c'era pioggia e scarsa visibilità. Un altro caso recente di un incidente che ha coinvolto un elicottero è stato quello avvenuto nelle acque dell'East River, che separa Manhattan dal Queens, a marzo scorso, vicino al lussuoso quartiere Upper East side. Si è trattato di un elicottero turistico, uno dei numerosi che sorvolano tutti i giorni la grande Mela. Il velivolo, di proprietà del gruppo turistico Liberty, trasportava sei persone tra cui il pilota, che è risucito a liberarsi. I cinque passeggeri invece no. Si è trattato di un incidente che aveva già indotto le autorità aeronautiche statunitensi a rivedere i regolamenti per i cosiddetti voli a porte aperte, che forniscono ai turisti una visione più diretta dello sky line newyorkese rispetto ai voli con le porte dell'aeromobile chiuse. Con il fitto traffico aereo su New York che era diventato un caso. Alcuni voli turistici su elicottero venivano pubblicizzati sui siti web spiegando che si può ammirare l' Empire, Times Squares, Central Park a porte aperte per scattare il famoso #shoeselfie in tour da 15 e 30 minuti.

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