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Brexit: l'Ue concede la proroga fino al 22 maggio

Theresa May

Un milione firme chiede lo stop al divorzio

Silvia Sfregola
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I leader dell'Unione europea sono pronti a offrire al Regno Unito un breve rinvio della Brexit, se la prossima settimana i deputati di Londra approveranno l'accordo negoziato dalla premier Theresa May con l'Ue. Mentre mancano otto giorni alla data prevista del divorzio, il 29 marzo, e mentre il Parlamento britannico è in stallo su come procedere, la bozza delle conclusioni del summit di Bruxelles lascia pensare che l'Ue sia pronta a rinviare la Brexit al 22 maggio. Ma il testo avverte anche che questo varrà solo "se l'accordo di ritiro sarà approvato dalla Camera dei comuni la prossima settimana". Inoltre, secondo varie fonti citate da Bbc e altri media, la data del 22 maggio potrebbe variare. L'accordo di May è già stato bocciato due volte, l'ultima la scorsa settimana, gettando il Paese nella crisi. Sia la leader conservatrice, sia l'Ue insistono che è l'unica opzione sul tavolo, mentre l'alternativa è che il Regno Unito 'divorzi' il 29 marzo senza un piano. "In caso di voto negativo britannico andiamo verso il no deal", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron arrivando a Bruxelles. May ha puntato il dito contro il Parlamento per aver bloccato il suo testo e ha detto di essere determinata ad attuare la Brexit, voluta dai britannici. Ha così chiesto un breve rinvio, aggiungendo di non volere una proroga lunga. La premier ha scritto al presidente del Consiglio Donald Tusk mercoledì, chiedendo il rinvio al 30 maggio, per tentare di far approvare l'accordo a Westminster. Ma la bozza di conclusioni ribadisce che "nessuna estensione è possibile" oltre il 22 maggio, altrimento il Regno Unito dovrebbe partecipare alle elezioni europee. Per May sarebbe "inaccettabile", dopo che nel 2016 i cittadini hanno scelto l'addio all'Ue. Tuttavia, voci vogliono che l'Ue potrebbe offrire un lungo rinvio, se i deputati bocciassero l'accordo la prossima settimana, in un voto atteso martedì o mercoledì. Giovedì Juncker ha dichiarato che, se ci sarà una nuova sconfitta, allora "dovremo incontrarci di nuovo la prossima settimana". Intanto, oltre un milione di persone ha firmato in 24 ore una petizione online per chiedere al governo britannico di bloccare la Brexit, mentre migliaia di persone sfileranno nelle strade questa settimana. Molti europeisti appoggiano un lungo rinvio alla Brexit ritenendo che aumenterebbe la pressione interna per elezioni generali o per un secondo referendum, che potrebbe ribaltare la decisione di lasciare il blocco. Tra quanti vogliono uscire dall'Ue e non comprendono il complicato e lento iter c'è invece molta rabbia. E anche tra le fila di May si contano defezioni e diserzioni: come i ministri di May che la scorsa settimana hanno votato contro un rinvio.

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