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Salvini: "Maduro è un delinquente". E Guaidò attacca Di Battista: "Non sa cosa succede qui"

La crisi nel Paese sudamericano continua a spaccare il governo gialloverde

Carlo Antini
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«Capisco le sensibilità di tutti e apprezzo le doti di equilibrio del presidente Conte. Ma non si può negare l'evidenza: Maduro è un delinquente, un fuorilegge, un presidente abusivo che è scaduto e decaduto, e la Costituzione venezuelana, che è l'unico riferimento a cui riferirsi, prevede che le elezioni vengano accompagnate dal presidente pro tempore, che è il presidente dell'Assemblea Guaidò. Non c'è nessuno che si è autoproclamato, gli americani, gli alieni o i salviniani. C'è un presidente illegale che tortura, arresta, affama, che massacra, e c'è una comunità che ha diritto di votare liberamente, e io penso soprattutto al milione di italiani o discendenti di italiani che aspetta libertà». Lo ha detto Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, oggi a Monteroni d'Arbia (Siena), a margine della consegna al direttore Ente terre regionali toscane, Claudio Del Re, l'azienda agricola «Suvignano», bene confiscato alla criminalità organizzata nel 2007. Intanto Guaidò attacca Di Battista: «Questo signore ignora cosa sta accadendo qui. Ma la sua ignoranza porta anche al disconoscimento della lotta di un popolo. Una lotta che oggi è riconosciuta da tutto il mondo, da 26 nazioni europee su 28, dai Paesi africani, in Oceania… Venisse qui a farsi un giro, a vedere qualche ospedale, o magari qualche città di frontiera, a Boa Vista, si facesse due chiacchiere con i parenti dei nostri prigionieri politici, dei nostri esiliati...». Così, in un'intervista a "La Repubblica" l'autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidò, risponde alle parole di Alessandro di Battista. «In questi giorni - prosegue ancora - sto parlando con molti italiani. Mi tengo in contatto con Salvini e frequento gli italo venezuelani. Il mio stupore nei confronti della posizione dell'Italia è anche il loro».

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