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L'addio dell'ex fidanzato di Louisa massacrata in Marocco

Stuprata e decapitata insieme all'amica da terroristi dell'Isis

Giada Oricchio
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Commuove l'addio di Glen Martin all'ex fidanzata Louisa Vesterager Jespersen, la 24enne ragazza scandinava violentata, sgozzata e decapitata insieme all'amica Maren Ueland, 28 anni, in Marocco, da tre uomini inneggianti all'Isis. Il giovane Glen ha scritto su Facebook: “Migliaia di candele possono essere accese da una singola. E tu eri quella singola Louisa. Non sapevo se condividere questa lettera perché cliccando sul pulsante avrei confermato a me stesso che è successo davvero. Nelle ultime notti ho sperato sempre di svegliarmi e capire che era tutto un cattivo sogno. Ma questa è la mia lettera. Cara, straordinaria Lulu piena di energia, di gioia, inclusiva e premurosa. Queste erano solo alcune delle tue qualità. Poi eri anche distratta, lenta e goffa, ma era proprio questo che ti rendeva unica. Eri curiosa e tutto ti affascinava (…). Vedevi la bellezza in ogni dettaglio (…). Il mio cuore si spezza al pensiero che qualcuno ti abbia fatto del male, a te che vedevi sempre il meglio delle persone e tiravi fuori il meglio da chi ti circondava. Hai viaggiato per il mondo senza farti frenare dai pericoli. Hai fatto quello che volevi e sei stata forte. Ora vivrai nei cuori di tutte le persone che hai incontrato nel viaggio della tua vita. Io ti porterò con me fino alla fine, ti porterò sulle montagne e vicino ai fiumi che non hai avuto la possibilità di vedere. Anche una parte di me è morta lunedì mattina, ma questo significa che una parte di me sarà con te dovunque tu sia adesso”. Glen e Louisa sono stati insieme per due anni, poi la decisione di lasciarsi perché l'amore era finito. Ma l'amicizia, l'affetto, il rispetto sono rimasti. Louisa e Maren avevano piantato la tenda sul percorso per il monte Toubkal sull'Alto Atlante marocchino quando sono state assalite dai loro quattro aguzzini che si erano accampati nelle vicinanze per coglierle di sorpresa. Un efferato duplice abuso sessuale e omicidio: “Per i fratelli di Hajin” (una delle ultime roccaforti dello Stato islamico in Siria, al confine con l'Iraq) è la rivendicazione che si sente nel primo terribile video in cui una delle due ragazze implora pietà al suo carnefice, mentre in un secondo video i quattro hanno rivendicato la barbarie e giurato fedeltà al Califfo. I quattro, di età compresa tra i 25 e i 33 anni, sono stati arrestati mentre tentavano di lasciare Marrakech in direzione Agadir. Il portavoce del governo marocchino, Mustapha El Khalfi, ha parlato di “atto terroristico”, mentre il primo ministro danese Lars Lokke Rasmussen ha parlato di “un crimine bestiale” e la premier norvegese Erna Solberg lo ha definito “attacco brutale”. Le salme delle due giovani sfortunate stanno per rientrare in patria.

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