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Lo schiaffo di Putin: via dalla Russia 755 diplomatici americani

Davide Di Santo
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Sono 755 i diplomatici americani che dovranno lasciare la Russia in rappresaglia con le nuove sanzioni approvate dal Congresso contro Mosca. Lo ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista esclusiva alla tv Rossiya 1 TV. "La parte americana ha fatto una mossa, che, è importante notare, non era stata provocata da nulla, per peggiorare le relazioni russo-americane - ha accusato Putin - Comprende restrizioni illegali, tentativi di influenzare altri Paesi del mondo, tra cui nostri alleati, che sono interessati a sviluppare ed avere relazioni con la Russia". "Oltre mille persone lavorano" nell'ambasciata americana a Mosca e nei consolati, ha ricordato il presidente, "755 devono fermare le loro attività in Russia". "Abbiamo aspettato per molto tempo che qualcosa cambiasse in meglio - ha quindi sottolineato Putin, riferendosi ai rapporti con gli Stati Uniti - speravamo che la situazione cambiasse. Ma sembra che non cambierà in un futuro prossimo". Per questo, ha detto, "ho deciso che era arrivato per noi il momento di dimostrare che non lasceremo tutto questo senza una risposta". Nei giorni scorsi, dopo il via libera del Congresso alle nuove sanzioni, il ministero degli Esteri russo aveva fatto sapere di aver chiesto a Washington di ridurre a 455 il numero del suo staff diplomatico in Russia, che conta su oltre 1.200 persone. Nel corso dell'intervista televisiva, Putin ha poi anticipato che potrebbero essere prese in considerazione ulteriori misure contro gli Stati Uniti, ma "a oggi sono contrario". Il presidente russo ha poi sottolineato che ci sono numerose «importanti sfere di cooperazione» tra Mosca e Washington che spera non subiscano le conseguenze delle politiche antirusse dell'amministrazione Trump. E ha ricordato che recentemente i due Paesi hanno di recente raggiunto risultati «concreti» nella de-escalation del conflitto in Siria. "Il personale delle missioni diplomatiche americane in Russia sarà ridotto di 755 unità e sarà eguale al numero del personale diplomatico russo negli Stati Uniti, 455 persone da ciascuna parte", ha spiegato Putin nell'intervista. E, sull'ipotesi di nuove misure, ha detto: "Potremmo immaginare, teoricamente, che un giorno arriverà il momento in cui il danno derivante dai tentativi di fare pressione sulla Russia sarà paragonabile alla conseguenze negative di alcune limitazioni alla nostra cooperazione". "Se quel momento arriverà - ha concluso - potremo discutere altre opzioni per rispondere. Ma io spero non ci si arrivi. A oggi sono contrario".

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