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Regno Unito, May annuncia elezioni anticipate l'8 giugno

Theresa May

Silvia Sfregola
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Annuncio a sorpresa dalla prima ministra britannica theresa May, in una conferenza stampa convocata all'ultimo minuto davanti alla residenza al numero 10 di Downing Street: l'8 giugno i britannici voteranno alle elezioni generali anticipate, che sarebbero altrimenti state programmate nel 2020. Una mossa inattesa dalla leader conservatrice, che più e più volte aveva ribadito di essere contraria a un passo del genere. Il Regno Unito allunga così la lista dei Paesi dell'Europa occidentale che votano nel 2017, assieme a Francia e Germania. May ha spiegato di aver "deciso con riluttanza", e di averlo fatto perché "la divisione a Westminster indebolisce la possibilità di avere successo nella Brexit e porterà incertezza nel Regno Unito. Abbiamo bisogno delle elezioni". Un modo, in pratica, per rafforzare Londra nei negoziati sul 'divorzio' dall'Unione europea, innescati il 29 marzo scorso. Ma, secondo molti, anche un modo per andare alle urne approfittando del deciso vantaggio, rilevato dai sondaggi, sui laburisti guidati da Jeremy Corbyn. L'ultimo è quello odierno di ICM-Guardian, secondo cui i conservatori sono avanti di 21 punti sui laburisti: 46% contro 25%. I liberaldemocratici sono fermi invece all'8% e Ukip all'8%. Dopo aver "a lungo e duramente" riflettuto durante una vacanza in Galles, ha detto May fuori dal suo ufficio londinese, ha deciso di indire il voto per tentare di fermare l'opposizione che "minaccia" il suo lavoro sulla Brexit. Citando le attività di laburisti, liberaldemocratici e indipendentisti scozzesi, così come dei membri della Camera di Lord, la premier ha aggiunto che "se non ci saranno elezioni generali ora, il loro gioco politico continuerà". Ha proseguito: "Il solo modo per avere certezza e sicurezza nei prossimi anni è andare alle elezioni, quindi domani presenterò una mozione alla Camera dei comuni per il voto l'8 giugno". "Ogni voto per i conservatori - ha detto ancora la premier - significa che potremo portare avanti il nostro programma e andare verso un futuro più sicuro". Perché le elezioni si svolgano, è necessario che il Parlamento con maggioranza di due terzi dia la sua approvazione. Ciò significa che dovranno esprimersi favorevolmente anche membri dell'opposizione. A dare l'orientamento della posizione dei laburisti è stato il leader del partito, Corbyn: "Accolgo con favore la decisione della prima ministra di dare al popolo britannico la possibilità di votare per un governo che metta gli interessi della maggioranza al primo posto", ha detto. E ha aggiunto: "Il Labour offrirà al Paese un'alternativa a un governo che ha fallito". La premier scozzese, Nicola Sturgeon, che lavora per un nuovo referendum sull'indipendenza della sua regione, ha commentato: "May ha sbagliato i calcoli", se la sua intenzione era rafforzare il suo mandato. Per l'indipendentista il voto "darà un'altra chance al popolo di respingere l'agenda miope e divisiva del governo, rafforzando invece il mandato democratico già esistente per dare agli scozzesi una scelta sul loro futuro". Sturgeon spera cioè di aumentare ulteriormente il suo sostegno (ha 54 seggi su 59 scozzesi a Westminster), e di riflesso quello al referendum per l'indipendenza.

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