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Usa 2016, Clinton in rimonta. Fbi chiude emailgate: nessuna accusa

Hillary Clinton

La candidata democratica scagionata a poche ore dall'Election Day. È caccia all'ultimo voto negli stati in bilico: Trump teme la sconfitta

Silvia Sfregola
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Recupero sul filo della lana per Hillary Clinton che a poche ore dall'Election Day aumenta il suo vantaggio sul rivale repubblicano Donald Trump, grazie soprattutto al voto anticipato di ispanici e afroamericani. E dopo una giornata di sondaggi positivi, la candidata democratica può gioire anche per il nuovo annuncio dell'Fbi, secondo cui anche per le nuove email valgono le conclusioni di luglio di non incriminare quindi Clinton per l'uso di un server privato quando era segretaria di Stato. Entrambi i candidati hanno scelto per l'ultima domenica di campagna elettorale stati chiave come Ohio, Pennsylvania e New Hampshire. Vincere uno di questi stati vuol dire acquisire una dote di grandi elettori che può rivelarsi determinante per raggiungere la soglia dei 270 necessari per la conquista della presidenza. Al momento, secondo RealClearPolitics, Clinton è ferma a quota 216, Trump a quota 164, con 158 elettori in ballo negli stati ancora in bilico. "Ci sentiamo molto forti in questo ultimo week-end", ha dichiarato il capo della campagna di Clinton, John Podesta, intervenendo a 'Meet the press' della Nbc. "Abbiamo però un grande lavoro da fare", ha aggiunto. "Siamo testa a testa negli stati storicamente democratici come il Michigan", ha invece ribadito la manager della campagna di Trump, Kellyanne Conway. I SONDAGGI Gli ultimi sondaggi pubblicati oggi danno Clinton in vantaggio tra i 3 e i 5 punti percentuali sul rivale. Secondo Washington Post-ABC Clinton è avanti di cinque punti su Trump, al 48% contro il 43%. Il 55% dei sostenitori della democratica ha una posizione affermativa nel votarla, afferma cioé di darle la propria preferenza perché la appoggia. Dice così invece il 43% degli elettori di Trump, che in gran parte spiegano di votarlo perché vogliono opporsi a Clinton. Secondo il sondaggio nazionale finale di Nbc-Wall Street Journal, l'ex segretaria di Stato ha ottenuto l'appoggio del 44% degli intervistati, il magnate newyorkese il 40%. Il candidato libertario Gary Johnson secondo la rilevazione registra il 6% delle preferenze, mentre la candidata verde Jill Stein il 2%. In una sfida che escludesse questi ultimi due, Clinton avrebbe il 48% e Trump il 43%. Secondo Politico/Morning, in una rilevazione condotta tra venerdì e sabato, la candidata democratica è avanti con il 45% dei consensi contro il 42% del magnate. La media delle principali rilevazioni realizzata da RealClearPolitic, che tiene conto anche del sostegno ai candidati minori, mostra Clinton in vantaggio con il 44,9% contro il 42,9% di Trump. EMAILGATE Intanto due giorni dalle elezioni il direttore dell'Fbi, James Comey, ha annunciato che il Bureau conferma la decisione assunta il 5 luglio scorso di non incriminerà la candidata democratica per l'uso di un server di posta privato quando era segretaria di Stato. In una lettera inviata al Congresso, Comey precisa che dopo il controllo delle nuove email trovate nel computer di Anthony Weiner, marito del braccio destro di Clinton, Huma Abedin, si conferma di non voler procedere contro la candidata. A luglio l'Fbi aveva concluso che, nonostante una gestione discutibile da parte di Hillary Clinton del suo account privato di posta elettronica, non c'erano gli estremi per perseguirla.

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