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Calais, la Gran Bretagna pronta a schierare l'esercito contro gli immigrati

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L'ipotesi è di inviare le truppe di Sua Maestà. Il capo della polizia suggerisce i 700 temibili Gurkha, soldati nepalesi di stanza nel Kent. Cameron criticato VIDEO

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Alcuni parlano di una riedizione della battaglia di Agincourt, localita' guarda caso vicino a Calais, dove il 25 ottobre 1415 le più deboli forze di Enrico V re d'Inghilterra sconfissero, umiliandole le preponderanti truppe di Carlo VI di Francia. Ma il 'nemico', giocando sull'ostilita' crescente dei britannici agli stranieri, sono gli immigrati che Parigi non riesce a bloccare. In Gran Bretagna molti tra politici ed anche vertici della polizia stanno iniziando a pensare che sia il caso di inviare le truppe di Sua Maestà a Calais per bloccare il flusso di migranti clandestini che a centinaia cercano attraverso l'Eurotunnel di raggiungere il Regno Unito. Flusso, o meglio un quasi tsunami, che la polizia francese non riesce a fermare. Tra gli altri Kevin Hurley, capo della polizia del Surrey ha suggerito di inviare i 700 temibili Gurkha, soldati nepalesi, del secondo battaglione di stanza nel Kent a Calais.Sulla stessa linea, ma la cosa non sorprende, il leader dell'erufobico Ukip Nigel Farage. Ma anche parlamenterai conservatori, come Andrew Percy, hanno denunciato come "a Calais la situazione sia fuori controllo e gli attuali accordi non stanno funzionando perche' i francesi nono sono in grado di porre un freno alla violazione delle nostre frontiere. È giunta l'ora di prendere in considerazione opzioni più radicali, incluso l'uso dell'esercito. Il popolo britannico si aspetta che le nostre frontiere siano sicure ed il governo deve fare qualsiasi cosa per riuscirci". Il governo di David Cameron è preoccupato degli sviluppi ma finora non ha voluto in alcun modo sollevare critiche contro Parigi. Ma la situazione sta peggiorando ed il risentimento dell'inglese medio contro i francesi, in barba alla "Entente cordiale", auementa.     Dure critiche per Cameron Il Labour e le associazioni per i diritti degli immigrati hanno attaccato il primo ministro britannico David Cameron, colpevole secondo l'opposizione "di un linguaggio che divide" dopo aver detto che i migranti stanno cercando di raggiungere il Regno Unito "a sciami". Secondo quanto riporta la Bbc, il premier, parlando dall'Asia dove si trova in missione governativa, ha detto che "sciami di persone arrivano attraverso il Mediterraneo, cercando una vita migliore e di venire in Gran Bretagna". Harriet Harman, leader temporanea del partito laburista, ha commentato dicendo che "Cameron dovrebbe ricordarsi che sta parlando di persone e non di insetti". Diverse critiche sono arrivate in queste ore anche dalle associazioni umanitarie, preoccupate soprattutto per la dura risposta del Regno Unito alla crisi dei migranti di Calais, dove la scorsa sera, per la terza notte consecutiva, centinaia di persone hanno cercato di sfondare le barriere di protezione dell'Eurotunnel     Morti e feriti nell'assalto all'Eurotunnel Sempre più drammatica l'emergenza immigrati a Calais, in Francia: un giovane somalo dell'età apparente tra i 25 e i 30 anni è morto nell'assalto della scorsa notte, ormai costante, all'Eurotunnel, la galleria che corre sotto la Manica e arriva fino a Dover, nel Regno Unito. La vittima, la nona dall'inizio di giugno, era fra i centinaia di disperati che anche stanotte hanno sfidato la morte pur di superare il canale: è stato schiacciato da un camion che usciva da una delle navette che trasportano i veicoli attraverso la galleria. In Gran Bretagna è scattato l'allarme, anche perché si è scoperto che soltanto nella giornata di martedi' ben 148 migranti sono riusciti a prendere i treni che attraversano l'Eurotunnel e a raggiungere la sponda inglese della Manica. Il ministro dell'Interno britannico, Theresa May, ha ammesso che sono giunti "più di 100" immigrati sui 1.500 che hanno tentato di scavalcare la barriera di Coquelles, nel nord-est della Francia, e ha spiegato che Londra esaminerà chi ha diritto all'asilo mentre gli altri saranno espulsi. La stessa May, al termine di una riunione del Cobra, ha avvertito che è "necessario" rafforzare la sicurezza a Calais, dove sono ammassati 3.000 migranti, su cui si sta lavorando con Parigi. Tra le misure decise c'è anche la costruzione di una barriera lunga un chilometro e mezzo nel sito di Coquelles, insieme a una nuova area per la messa in sicurezza dei camion che devono attraversare la Manica, per un costo di quasi 10 milioni di euro. Anche il premier, David Cameron, da Singapore ha definito la situazione "molto preoccupante". Il gruppo Eurotunnel, che gestisce la connessione ferroviaria, ha detto che le incursioni avvengono ormai quasi ogni notte, che ha intercettato 37mila migranti dall'inizio dell'anno e ha chiesto alle autorita' una reazione "adeguata" all'aumento di clandestini. Inoltre ha lamentato che tutti i clandestini intercettati in questi mesi sono stati consegnati alle forze dell'ordine ma le "migliaia di denunce" sono state "sistematicamente archiviate" dalla magistratura francese. Il governo di Parigi ha deciso di mobilitare 120 agenti supplementari per rafforzare la sicurezza all'entrata del tunnel, sottoposto a una pressione "inedita" nelle ultime settimane, ha dichiarato il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve. Ma il ministro, non senza una nota polemica, ha aggiunto che Eurotunnel deve "ugualmente assumersi le sue responsabilità" di mettere in sicurezza un sito attraverso il quale i migranti tentano ogni notte, mettendo a rischio la propria vita, di infiltrarsi in Gran Bretagna  

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