Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Parigi blitz armato al giornale Charlie Hebdo, morti e feriti

Attacco

Irruzione armata nella redazione della testata satirica. 12 vittime fra cui il direttore Charbonnier. VIDEO CHOC, UCCISO UN POLIZIOTTO - FOTO

  • a
  • a
  • a

Satirico e dissacrante, Charlie Hebdo, il settimane francese che ha spesso suscitato reazioni violente nel mondo musulmano, paga lo scotto della sua visione irriverente dell'Islam: sanguinoso attacco armato stamane nella sede del periodico, in pieno centro di Parigi. Intorno alle 10 di mattina, due uomini armati,incappucciati e vestiti di nero, hanno fatto irruzione nella sede del periodico e hanno aperto il fuoco con armi automatiche (fucili kalashnikov e, secondo una fonte, anche un lanciarazzi) sui presenti. Li hanno sentiti urlare: "Il Profeta è stato vendicato". E' stato un massacro: 12 morti, tra cui due agenti, una ventina di feriti e quattro di costoro sono gravissimi. Tra le vittime, il direttore Stephane Charbonnier, detto Charb, e altri tre colleghi vignettisti. Il presidente, Francois Hollande, ha parlato di "attentato terroristico di eccezionale barbarie: un attentato alla nostra liberta'".   La dinamica. I terroristi (un terzo è rimasto in macchina ndr) hanno aperto il fuoco: gli spari sarebbero durati pochissimo, pochi minuti appena, ma sono stati molto intensi. I due parlavano un pessimo francese: conoscevano i nomi dei giornalisti di Charlie Hebdo, che hanno gridato durante gli spari. Hanno anche lanciato invettive islamiste, come risulta da un video girato da un giornalista testimone. Gli agenti sono arrivati molto rapidamente: l'auto della polizia e quella dei killer si sono confrontate in una strada adiacente e gli aggressori hanno aperto il fuoco contro la volante, crivellandola di colpi. Poi i due sono fuggiti: hanno successivamente lasciato l'auto e con un'altra, a nord-est di Parigi, a Porte de Pantin hanno anche investito un pedone. Al momento, è in corso la caccia all'uomo. Adesso tutta l'Ile de France è un stato d'allerta: è stato attivato il "plan Vigipirate", il piano di sicurezza, al suo allerta massimo, quello attentati. "Abbiamo sventato altri attentati nelle ultime settimane", ha confermato il presidente francese. La Casa Bianca ha espresso la sua "condanna nei termini piu' duri". Il premier britannico, David Cameron, ha parlato di "attacco barbarico: siamo al vostro fianco".   France tv ha diffuso questo video dell'attacco   VIDEO. Des images de l'attaque au siège de... di francetvinfo     Il presidente Hollande. "E' un attacco terroristico, non c'e' alcun dubbio": così il presidente francese, Francois Hollande, sul luogo del gravissimo attentato alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo. Il volto teso e grave, il presidente ha confermato che alle 14 si riunirà all'Eliseo il gabinetto di governo con tutti i ministri responsabili; e si è impegnato a prendere tutte le misure necessarie per proteggere i francesi e catturare i responsabili. Hollande ha parlato di "attentato terroristico di eccezionale barbarie. Un attentato alla nostra libertà" e ha promesso, "troveremo i colpevoli".   Tre attacchi prima di Natale. Il sanguinoso blitz alla redazione di Charlie Hebdo è avvenuto dopo che nelle scorse settimane si sono registrati tre attacchi per i quali si è sospettata la matrice fondamentalista islamica. Il primo è avvenuto la sera di sabato 20 dicembre, quando un giovane originario del Burundi, e noto alla polizia per i legami con gli estremisti, aveva fatto irruzione, al grido di "Allah Akbar" (Dio è grande), in un commissariato di Joue -les -Tours, ferendo tre poliziotti. L'uomo era stato poi ucciso dagli agenti che avevano aperto il fuoco. L'indomani l'attacco a Digione, dove un uomo si è scagliato alla guida di un'auto contro i passanti su un marciapiede, ferendone 11. Per la polizia l'autore del gesto, che avrebbe anche gridato "Allah Akbar" secondo le testimonianze raccolte dai media francesi, aveva problemi psichiatrici. La stessa dinamica è stata replicata poi il giorno dopo a Nantes, dove un uomo ha scagliato il suo furgoncino contro le persone che affollavano un mercatino di Natale. Uno dei 10 feriti è morto poi nei giorni successivi a seguito delle ferite riportate. Anche in questo caso, sempre secondo le notizie riportate dai media, l'uomo avrebbe gridato "Allah Akbar". Nonostante questo, le autorità francesi avevano ribadito di non ritenere queste azioni collegate tra loro, opera di individui isolati, quelli che ormai vengono chiamati lupi solitari. Era stato annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza in tutto il paese in vista delle festività natalizie, con lo schieramento anche di 300 militari. Il presidente Francois Hollande aveva assicurato che vi sarebbe stata "grande vigilanza" ed esortato i francesi a "non cedere al panico" di fronte a questi tre attacchi.   L'ultimo numero. Per un gioco del destino, la copertina dell'ultimo numero del "Charlie Hebdo", aveva proprio oggi nel mirino Michelle Houellebecq, che nel suo ultimo romanzo immagina una Francia governata nel 2022 dai Fratelli Musulmani e lancia un allarme sulla progressiva islamizzazione del paese. "Sottomissione" e' il titolo che l'autore de "La Carta e il territorio" e "Particelle elementari" ha voluto dare alla sua ultima fatica, che arriva nel momento in cui nel resto d'Europa sorgono e si consolidano diversi movimenti piu' o meno islamofobi, a partire da quel Pegida che da settimane ha trascinato in piazza in Germania decine di migliaia di persone e che ha suscitato la preoccupazione del cancelliere Angela Merkel.   L'ultima vignetta pubblicata dal giornale su twitter era su Al Baghdadi Meilleurs vœux, au fait. pic.twitter.com/a2JOhqJZJM — Charlie Hebdo (@Charlie_Hebdo_) 7 Gennaio 2015   L'attentato del 2011. La sede del settimanale Charlie Hebdo fu distrutta da un incendio provocato dal lancio di una molotov il 2 novembre 2011. L'attentato, che non provocò vittime, avvenne nel giorno in cui era stata annunciata l'uscita di un numero speciale dedicato alla vittoria elettorale degli islamisti in Tunisia. "Maometto direttore responsabile di Charia Hebdo", si leggeva su un comunicato stampa che annunciava il numero, con un gioco di parole sulla legge islamica.   Video: l'attentato del 2011  

Dai blog